domenica 20 settembre 2015

La Comunità dell'Assunta alle celebrazioni di San Sossio

La Comunità dell'Assunta ha partecipato alla settimana di celebrazioni parrocchiali programmate nella Basilica Pontificia di San Sossio in preparazione della Festa del Santo Patrono della città che si celebra il 23 settembre. Mons. Angelo Crispino ha presieduto la S. Messa vespertina di sabato 19 settembre (XXV Domenica T.O. e festa di San Gennaro vescovo). All'assemblea foltissima che era presente in Basilica egli ha rivolto una omelia intensa che ha fatto riferimento alle letture del giorno e al martirio di San Gennaro e di San Sossio.
I due santi sono quelli più noti alla tradizione locale; in realtà essi fanno parte della schiera dei sette Martiri campani che subirono il martirio alla Solfatara di Pozzuoli il 19 settembre del 305, durante la persecuzione di Diocleziano.
In onore di questi Santi la Chiesa della Campania rinnova ogni anno, nei giorni che vanno dal 19 al 25 settembre, la memoria di un fondamentale avvenimento del cristianesimo campano ricco di significati religiosi e storici.

I sette santi martiri del vulcano flegreo rappresentano i modelli di santità e di patronato religioso per diverse comunità, città, luoghi e contrade della Campania e di altre regioni.
San Gennaro, vescovo di Benevento e patrono di Napoli, è il più noto ed è conosciuto anche dalle comunità orientali e bizantine; Festo e Desiderio, diacono e lettore al seguito di Gennaro, condividono la fama del loro vescovo nell’area beneventana e capuana; Procolo Eutichete ed Acuzio, diacono lettore e laico della chiesa puteolana, sono noti nell’area flegrea e delle isole campane; Sossio, diacono di Miseno e amico personale di Gennaro, si distingue per una particolare parabola del suo culto che ha avuto manifestazioni originali e riconosciute in molti luoghi geografici e spirituali del cristianesimo antico e medievale. Nelle catacombe napoletane di San Gennaro, risalenti al V-VI secolo, si possono ancora scorgere le effigie di questi santi.



La vicenda dei Santi della Solfatara è ben nota per gli aspetti religiosi, agiografici, ed anche folclorici, che ancora oggi la caratterizzano. Sono soprattutto note le manifestazioni della fede che a Napoli si legano al clamore del miracolo di San Gennaro, e che ogni anno riportano a vivere e a riconsiderare i significati di quell’antico martirio e dell’attualità della sua potenza salvifica per il territorio e per il popolo.
Nota alla cultura storica e monastica europea è anche la vicenda del martire Sossio, che con il santo abate Severino, patrono dell’Austria, ha condiviso per oltre un millennio la titolarità del monastero cassinese napoletano. A San Sossio è riconosciuto da secoli anche il patronato religioso della città di Frattamaggiore fondata dai misenati, la quale ne custodisce le spoglie nel tempio millenario eretto a basilica pontificia.


lunedì 10 agosto 2015

Il culto mariano

La riflessione teologica – Gli studiosi di teologia individuano le basi evangeliche, patristiche e tradizionali del culto di Maria.
Nei Vangeli Maria appare inserita nel misterioso piano di Dio con il concepimento verginale di Gesù, con il suo dialogo di fede con Dio, con la sequela del Figlio fino alla croce, e con la sua condivisione con la Comunità degli apostoli.
La riflessione dei Padri della Chiesa, in epoca antica, individua per Maria le caratterizzazioni principali che fondano la dogmatica cattolica: Theotòkos (Madre di Dio) al Concilio di Efeso del 431; sempre Vergine al Concilio Laterano del 649; culto delle Icone e della venerazione al Concilio di Nicea del 787.
La tradizione rimarca i tratti della devozione mariana che si consolidano nelle varie epoche.
Nel Medioevo della preghiera monastica e dello schema feudale, Maria è Regina, Madre di Misericordia; è Mediatrice della riconciliazione tra Cristo e la Chiesa; ed è Madre dei Miracoli a favore dei peccatori.
Nell’Età Moderna Maria è la Serva del Signore partecipe alla sua redenzione (Concilio di Trento); la devozione mariana diviene molto diffusa e popolare e con il Rosario si incentra sulla comprensione del Mistero di Cristo.
Nell’Età Contemporanea le apparizioni della Madonna a Caterina Labourè (1830) e a Bernadette Soubirous a Lourdes (1858) accompagnano la formulazione del Dogma della Immacolata Concezione (1854) stabilito da Pio IX con tutti i Vescovi del mondo. La grande diffusione del culto mariano culmina nel Dogma dell’Assunzione di Maria stabilito da Pio XII nel 1950.
Oggi la Dottrina Mariana si basa soprattutto sulla Lumen Gentium, costituzione del Concilio Vaticano II, che indica la figura di Maria come Madre del Salvatore inserita nel mistero di Cristo, della Chiesa e della Salvezza. Essa ha trovato anche un grande sostenitore in Giovanni Paolo II, papa mariano, che nel 2003 ha scritto la Lettera Apostolica ROSARIUM VIRGINIS MARIAE.
I teologi contemporanei riconoscono nella persona e nella funzione di Maria “l’icona del mistero” (B. Forte), la “microstoria della salvezza” (S. De Flores), la “chiave del mistero cristiano” (R. Laurentin).

La celebrazione delle apparizioni. Recentemente la celebrazione del 150° delle apparizioni della Vergine, Immacolata Concezione, a Lourdes si è caricata di grandissimi significati, biblici, teologici e devozionali, per i milioni di credenti e di pellegrini. L’8 dicembre 1854 Pio IX definì in questi termini la concezione immacolata di Maria: "la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in vista dei meriti di Gesù Cristo, salvatore del genere umano, è stata preservata immune da ogni macchia di peccato originale, è stata rivelata da Dio e perciò si deve credere fermamente e inviolabilmente da tutti i fedeli". La Chiesa riconosce nell’Immacolata, la realizzazione del progetto di Dio sul nuovo popolo messianico, nella sua espressione più alta che è quella sponsale, di cui è il prototipo. La liturgia dell’8 dicembre, infatti, pone sulle labbra di Maria le parole del Cantico: "Esulto e gioisco nel Signore […] perché mi ha avvolto con il manto della giustizia, come una sposa adorna di gioielli", perché la sua concezione immacolata ha segnato l’inizio della Chiesa, sposa di Cristo, senza macchia e senza ruga, splendente di bellezza.
Le apparizioni di Lourdes e le altre apparizioni della Vergine hanno dato grande importanza alle devozioni mariane. Oggi, con il culto in chiesa, non è raro che si accompagnino le infiorate alle edicole votive, e l'allestimento di altarini domestici dove viene posta una statua itinerante della Vergine.
Per Maria, apparsa alla umanità contemporanea ed in attesa nelle mete del pellegrinaggio, ci si muove sempre e si è sempre impegnati, nella semplicità della preghiera personale e nel fasto della preghiera comunitaria. Il pensiero dei credenti si inoltra nelle favolose considerazioni del suo mistero, corre alle ardite riflessioni teologiche che riguardano gli avvenimenti testimoniati e creduti e la fede stessa: il Rosario e il Dogma. Il Dogma dell’Immacolata Concezione, della creazione nuova, che trova un riverbero nella Vergine apparsa a Lourdes. Il Rosario nella cui recita si ritrova la sintesi delle apparizioni di Fatima e l’aggiunta della stessa preghiera voluta dalla Vergine: "O Gesù perdonate le nostre colpe, preservateci dal fuoco dell'inferno; portate in Cielo tutte le anime, e soccorrete specialmente le più bisognose della vostra misericordia ".
L'avvenimento mariano più importante di questo secolo è stato senza dubbio il Concilio Vaticano II, perché da esso è scaturita una prospettiva mariana che investe il campo dottrinale, liturgico, pastorale e devozionale. Il Concilio ha voluto risituare Maria al punto di partenza e al centro stesso del mistero di salvezza. L'inserimento di Maria nella Costituzione Dogmatica sulla Chiesa (Lumen gentium) può considerarsi un segno del rapporto di esemplarità che intercorre fra Maria e la Chiesa: la Vergine è tipo e compimento della Chiesa.

Inoltre, la Vergine è Madre della Chiesa, giacché è Madre di Cristo e di tutto il Popolo di Dio, sia dei fedeli che dei Pastori. Paolo VI ebbe a cuore il proclamarlo solennemente a conclusione della terza sessione del Concilio, offrendo in tale titolo una sintesi della mariologia del Concilio (cfr. DC, 6.XII.64, col 1544).


lunedì 27 luglio 2015

L'esperienza spirituale dell'animazione giovanile

Conclusasi la II edizione del GREST PARROCCHIALE dell'Assunta rimane il senso ed il significato di una bella esperienza di formazione e di spiritualità giovanile, ancorché vocazionale per la presenza di Giuseppe studente del Seminario Maggiore. 
La Chiesa aperta al territorio rimarca le esortazioni di Papa Francesco alla Gioia dell'Evangelizzazione (Evangelii Gaudium). Il lavoro intenso, organizzativo ed operativo, vissuto dalla Equipe Educativa della Parrocchia, rappresenta un bel tratto della pastorale giovanile locale che ritrova nella guida di don Angelo Crispino una espressione paesana antica ma sempre rinnovantesi e validissima per i nostri tempi instabili e mutevoli. 
Una espressione esemplare anche per l'ambito diocesano che è stato sorprendentemente coinvolto nell'esperienza dei Giovani dell'Assunta: il Vescovo Mons. Angelo Spinillo ha voluto infatti onorare con la sua presenza l'iniziativa parrocchiale ed ha voluto condividere importanti momenti di partecipazione alle attività formative sul campo. Ha poi partecipato con gioia alla mensa festosa realizzata per la positiva conclusione del GREST 2015.

I vari momenti di discussione, di confronti e di proposte, vissuti dall'Equipe Educativa trovano una sintesi spirituale nella Preghiera del Giovane Animatore che ha accompagnato il lavoro sul campo.


lunedì 20 luglio 2015

PELLEGRINAGGIO A LOURDES ED ESCURSIONI TURISTICHE

Dal 1 al 7 Agosto 2015 la Comunità Parrocchiale dell'Assunta svolge un Pellegrinaggio a Lourdes e, nello spirito della pastorale turistica, realizza una serie di escursioni in città e luoghi significativi che s'incontrano lungo il viaggio. Le attività religiose e di svago che si svolgono sono dettagliate nel programma distribuito per tempo in Parrocchia e disponibile in bacheca e negli Uffici Parrocchiali con le relative informazioni e procedure per la partecipazione.
Il richiamo mariano di Lourdes è fortemente sentito nella Comunità dell'Assunta ed essa vi aderisce nello spirito della preghiera che pure il Santo Papa Giovanni Paolo II ha voluto sottolineare nella sua visita del 2004 al Santuario.



domenica 5 luglio 2015

GRUPPO ESTIVO PARROCCHIALE 2015

GREST (= GRuppo ESTivo). E' la proposta degli Uffici Diocesani della Pastorale Giovanile e di molte Parrocchie aderenti per vivere in ambiente urbano un'estate con i ragazzi, nel segno della fede dell'amicizia e della condivisione gioiosa.
Per la settimana dal 20 al 25 Luglio 2015 la Parrocchia dell'Assunta di Frattamaggiore organizza la II Edizione del GREST PARROCCHIALE dedicato ai ragazzi di 6-13 anni, con una programmazione realizzata dall'Equipe Educativa della Parrocchia ed ispirata alle tematiche e agli obiettivi di una esperienza che sul piano nazionale ha già raggiunto il cinquantennio (vedi il portale di riferimento del GREST).

La locandina evidenzia le modalità di partecipazione e le attività giornaliere che si svolgono nelle strutture educative parrocchiali e del territorio: spiritualità, gioco, piscina, animazione.





lunedì 29 giugno 2015

Il Giubileo della Parrocchia dell'Assunta

L’anno giubilare nel 50° della fondazione della parrocchia di Maria SS. Assunta in cielo di Frattamaggiore è durato fino alla prima domenica di Ottobre del 2010.
La ricorrenza giubilare della Parrocchia ha assunto i suoi significati religiosi e sacramentali, della gioia di una Comunità che loda il Signore per il lungo cammino realizzato nel tempo dei 50 anni, e che si volge al passato per riscoprire e riattualizzare i presupposti e i motivi spirituali e pastorali che furono all’origine della sua fondazione.
Nello spirito delle grandi virtù sociali suscitate dall’evento giubilare, così come per il biblico giubileo ebraico, alla tornata dei 50 anni la Comunità riflette sul cammino svolto e sulle prospettive future volute dal disegno divino, azzerando il peccato, l’ingiustizia, l’ineguaglianza, la miseria, ed operando per la carità, per la solidarietà e per la promozione umana nell’ambito delle generazioni che oggi sono chiamate a vivere l’esperienza della Chiesa particolare della Parrocchia. Tale spirito deve riflettere la realtà e la successione delle generazioni e proporsi con forza come fatto di dialogo, di educazione, di catechesi e di verità, amato e vissuto con convinzione, con fede, nelle manifestazioni proprie dei ministeri, dei ruoli e delle potenzialità proprie delle varie componenti, consacrate e laiche, della parrocchia locale che è una modalità provvidenziale dell’essere anche popolo di Dio.
Tale è il senso religioso dell’evento giubilare che diviene pure occasione per fare memoria storica ed umana di fatti e persone che hanno caratterizzato il cammino parrocchiale dall’origine ad oggi. A questo proposito si può considerare la consegna di un padre della parrocchia recentemente scomparso, lo storico Sosio Capasso, parrocchiano insigne dell’Assunta, affidata alle righe del giornale parrocchiale Progetto Uomo:
Ricordare è fra gli elementi fondamentali che contraddistinguono la civiltà umana, la quale ha potuto svilupparsi, nel corso dei millenni, proprio muovendosi assennatamente sulla via delle conoscenze, dalla conquista acquisita dalle generazioni precedenti. Le vette, talvolta sublimi, alle quali l’uomo è riuscito a pervenire, sono state raggiunte grazie all’esperienza acquisita generazione dopo generazione e sono la prova inequivocabile di quale fondamentale importanza abbia la nostra memoria, che ci consente di far tesoro delle esperienze che ci giungono dal passato, anche il più lontano, e ci permettono di esplicare in maniera ottimale il nostro presente, aprendo, nel contempo, la strada per un futuro sempre più fascinoso.
Nella sede di questa breve comunicazione facciamo memoria di alcune tappe del cammino parrocchiale, servendoci della cronologia delle fonti rinvenute nella ricerca storica locale.

Le date dell’Assunta
20 Luglio 1956 – Bolla vescovile di erezione della Parrocchia
5 Febbraio 1957 – Riconoscimento civile
1960 - Consegna dell’edificio
Don Luigi Pezzullo primo parroco
1984 – Don Angelo Crispino nuovo parroco
2001 – Titolo di Monsignore per don Angelo Crispino, Cappellano di Sua Santità
2005 – Modifica dei confini parrocchiali
2010 – Giubileo della Parrocchia