sabato 24 dicembre 2016

Il presepe di don Angelo

La tradizione della costruzione del presepe é una espressione tra le più belle e significative del patrimonio antropologico e religioso della cristianità.
Il valore simbolico della rappresentazione della Natività del Signore, realizzata con paesaggi e personaggi di cartapesta e gesso riprodotti in miniatura, é di grande rilevanza e funzionalità per il dialogo sulla fede e per la sua trasmissione tra le generazioni.
Una vera catechesi sull'Incarnazione del Verbo di Dio che coinvolge la preparazione teologica e pastorale, la molteplicità dei linguaggi, l'apprendimento operativo, la partecipazione emotiva profonda degli adulti e dei più piccoli che partecipano alla strutturazione pratica e alla visione estetica del presepe.

La Storia del Presepe é antica e ricca di luoghi di esperienze. Basta scorrere un poco la letteratura dedicata da secoli alla "civiltà del presepe" per accorgersi delle tantissime chiavi di lettura che la caratterizzano: la storia biblica, la spiritualità', l'educazione, la tradizione popolare, la storia ecclesiastica, la storia delle arti figurative, l'artigianato, l'economia, il turismo, eventi culturali e musicali, l'aneddotica religiosa aristocratica e popolare.
Luoghi come la Grotta della Natività di Betlem, il 'Presepem' di Santa Maria Maggiore di Roma, il 'Presepe Vivente' di Greccio istituito da San Francesco di Assisi, il 'Presepe Napoletano' di San Gregorio Armeno, sono ispirativi ed esemplificativi della civiltà legata alla rappresentazione del Natale.
Il tradizionale presepe che si costruisce da decenni nella Chiesa dell'Assunta di Frattamaggiore, il presepe che don Angelo allestisce con la collaborazione di bravi ed esperti parrocchiani, rientra a pieno titolo nelle dimensioni di questa civiltà.

Una ventina di anni fa la tradizione natalizia locale frattese ha assunto particolari connotazioni ed un certo spessore culturale. Nel processo di modernizzazione della città che poteva comportare un inaridirsi delle radici storiche ed un affievolirsi dell’identità culturale del paese antico, si dette vita ad iniziative di recupero del patrimonio della tradizione popolare e alla formazione di alcune associazioni organizzate (Insieme per il Presepe, Amici del Presepe ed altre) per promuovere e rappresentare l’arte presepiale. Don Angelo fu tra i promotori principali di queste iniziative che favorirono tra l’altro la ricerca storica, la riflessione religiosa, mostre, eventi e pubblicazioni. In particolare don Angelo fu ufficialmente il “Padre Spirituale” della Associazione Culturale Frattese “Insieme per il Presepe”, la quale per oltre un decennio ha dato vita ad eventi espositivi dei presepi costruiti dai soci e alla pubblicazione di un catalogo annuale valorizzato dalle più importanti case editrici napoletane operanti nel campo della divulgazione dell’arte.
Di seguito si possono leggere due brani a firma di don Angelo stralciati dai primi due numeri dei Cataloghi pubblicati dell’Associazione “Insieme per il Presepe”. Il primo brano è estratto da quello che può essere considerato un vero saggio di Storia del Presepe intitolato “Il nostro Natale” e scritto per tracciare le linee di una certa relazione tra la storia generale, la storia particolare del paese, e la stessa storia del presepe dell’Assunta che oggi si ispira sia alla tradizione e sia alla rappresentazione delle problematiche, come quella dei profughi e dei terremotati, che interpellano la vita cristiana contemporanea. Il secondo brano è estratto da quella che può essere considerata una forte esortazione pastorale per vivere la spiritualità del Natale e che è intitolata “Ritorniamo tutti al Presepe di Betlem”.




lunedì 19 dicembre 2016

Spiritualità Carità e Devozione temi di Avvento

L’inizio del nuovo Anno liturgico e dell’Avvento 2016 è stato precorso da una serie di attività pastorali che hanno portato la Comunità Parrocchiale a vivere con intensità momenti significativi per la crescita spirituale, per la solidarietà ecclesiale e per la tradizione natalizia.
In questo senso si evidenzia l’importanza del pellegrinaggio alla tomba di San Giuseppe Moscati nella Chiesa del Gesù Nuovo di Napoli, vissuto in onore del medico santo e nella previa immersione nel clima natalizio dei presepi di San Gregorio Armeno. Si evidenzia poi la meritoria iniziativa di condivisione e di gemellaggio con la comunità ecclesiale del Piceno che si ritrova a vivere le drammatiche vicende prodotte dal terremoto in Centro Italia; con questa iniziativa la Caritas Parrocchiale, che insieme con il Parroco ha incontrato il Vescovo Giovanni D’Ercole nell’Episcopio di Ascoli Piceno, ha avuto occasione di portare un aiuto concreto e di contribuire efficacemente alla ripresa delle attività liturgiche in quel territorio devastato dalle numerose scosse sismiche. Si evidenzia ancora l’azione pastorale della Catechesi del Mercoledì e delle sue tematiche orientate alla preparazione e la riflessione spirituale per il Natale. Ed infine il grande lavoro di costruzione del Presepe Parrocchiale realizzato per rappresentare in maniera vivida e nel segno della grande tradizione parrocchiale che si ispira agli eventi storici contemporanei, il Mistero della Natività e dell’Incarnazione del Figlio di Dio. Segue una descrizione di queste attività pastorali svolta con l’ausilio degli interventi diretti del Parroco che le ha illustrato sia all’assemblea ecclesiale e sia ai followers dei profili e delle pagine parrocchiali sui social.

La devozione a San Giuseppe Moscati. Gli interventi del Parroco sono datati al 16 Novembre 2016 e al 21 Novembre 2016.

16 Novembre - Carissimi, oggi festa grande nella Chiesa universale ma soprattutto nel territorio napoletano e campano! La Chiesa del Gesù, luogo scelto direttamente da S. Ignazio è la Chiesa Madre della Compagnia di Gesù che custodisce nell'urna di bronzo le spoglie di Giuseppe Moscati, medico Santo! Tra le tante ricchezze ambientali paesaggistiche e artistiche che vanta Napoli, Giuseppe Moscati è un tesoro umano e spirituale prima di esserlo sul piano culturale, sociale e professionale! Il Gesù Nuovo è impreziosito anche dalla sua presenza e dai suoi ricordi che rappresentano un richiamo continuo ai valori della fede e del Vangelo che sono stati vissuti e testimoniati dall'azione incessante di servizio reso a tutti e particolarmente ai poveri dal medico santo nell'esercizio della sua illuminata professione nelle aule universitarie, nella ricerca scientifica e nella missione sanitaria!
Resisto a personali riflessioni che mi sarebbero comunque utili a mia edificazione e santificazione, ma per riflettere privilegio solo alcuni pensieri tratti dai suoi scritti e dalla sua testimonianza fondata e vissuta nell'amore gratuito che lo rivela uomo di intensa preghiera e profonda fede, uomo di studio serio e di magistero scientifico, uomo di arte medica a servizio dei pazienti e sofferenti, uomo missionario di carità e di amore!
Non è santo solo per la fede, né per la scienza, né per la professione medica ma per il suo grande amore per i sofferenti specialmente poveri dai quali non accettava mai compensi, prendendosi cura di loro a sue spese e aiutandoli nel corpo e nello spirito!
Quanta umanità prima della professionalità donava ai suoi pazienti alleviando i loro disagi e le loro pene, confortando e consolando gli afflitti, infondendo speranza nei cuori!
Limpido nel volto, nel portamento, nello stile,nei pensieri nei sentimenti, nel linguaggio,nelle relazioni! Amante della verità così scriveva: "Mostrati qual sei, senza infingimenti, senza paura e senza riguardi e se la verità ti costa la persecuzione, tu accettala e il tormento tu sopportalo e se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, tu sii forte nel sacrificio!
Scriveva ancora ad un collega medico: "non la scienza ma la carità ha trasformato il mondo e solo pochissimi sono passati alla storia per la scienza ma tutti potranno rimanere imperituri se si dedicheranno al bene". E ancora suggeriva: "Esercitiamoci quotidianamente nella carità. Dio è carità: chi sta nella carità sta in Dio e Dio stai in lui. Perciò non dimentichiamo di fare ogni giorno, anzi ogni momento offerta delle nostre azioni a Dio compiendo tutto per suo amore!".
L'identikit del santo è tracciato dal Papa santo Giovanni Paolo II durante la canonizzazione con questo profilo: "Giuseppe Moscati, medico primario ospedaliero, insigne ricercatore, docente universitario di filologia umana e di chimica fisiologica visse i suoi molteplici compiti con tutto l'impegno e la serietà che l'esercizio di queste delicate professioni laiche richiede". "Uomo integro e cristiano coerente, non esitava a denunziare gli abusi adoperandosi per demolire prassi e sistemi che andavano a danno della vera professionalità e della scienza, a danno degli infermi, come pure degli studenti".
Con questo luminoso esempio c'è tanto lavoro per noi tutti per copiarlo e imitarlo! Lo pregheremo perché assista e protegga coloro che soffrono nel corpo e nello spirito ma ancora quanti esercitano la professione medica o paramedica e quanti svolgono assistenza sanitaria o di vicinanza agli infermi perché sappiano accostarsi ai pazienti come a Cristo sofferente con profondo rispetto, con migliore professionalità e soprattutto con tanta, tanta umanità! La Madonna del silenzio che era in cima ai suoi pensieri e gli faceva compagnia, aiuti anche noi ad amare nel silenzio e senza rumore!


21 Novembre - Carissimi, mentre calano le tenebre e sta per finire questa speciale domenica per gli eventi che sono stati ricordati e celebrati vi auguro una felice e serena conclusione della giornata con una tranquilla e gioiosa serata! Intanto, ricordo a quanti si sono prenotati che il ritrovo presso la parrocchia per il pellegrinaggio a S. Giuseppe Moscati è alle ore 15 con la celebrazione all'altare del Santo, la visita ai ricordi, la passeggiata a S. Gregorio Armeno per la rassegna dell'arte presepiale e ritorno a casa con serata comunitaria di condivisione della pizza presso il ristorante "Gallo d'oro".
Alla tomba di S. Giuseppe Moscati pregheremo per i nostri malati, per il personale medico e paramedico, per quanti assistono gli anziani e per coloro che si raccomandano alle nostre preghiere!
A tutti il nostro pensiero e per tutti il nostro ricordo!


Le Catechesi di Avvento. Gli interventi del Parroco sono datati al 1 Dicembre 2016 e al 4 Dicembre 2016.

1 Dicembre - È iniziato con l'Avvento il nostro cammino catechetico in preparazione all'incontro con Cristo che viene! Al taglio di partenza la comunità sensibile ai valori dello spirito! Il percorso ci fa ritrovare ogni mercoledì alle ore 17,30 nell'auditorium parrocchiale "Giovanni Paolo II". La partecipazione è aperta a tutti!

4 Dicembre - Carissimi abbiamo fatto i primi passi di questo itinerario preparatorio che ci dispone all'accoglienza di Cristo che continua a venire e a a bussare al cuore dell'umanità! Siamo infatti alla seconda tappa e la sollecitazione a non perdere tempo in cose vane e dispersive e a concentrarci spiritualmente sull'evento che si annunzia, ci giunge dalla voce accorata e vibrante di Giovanni Battista che rivolge a tutta l'umanità, alle folle del tempo e a noi che siamo in cammino l'invito a rinnovarsi sottolineando con forza l'urgenza della conversione!
Non c'è da aspettare ma occorre mettersi all'opera perché per la venuta del Signore possiamo percorrere la strada giusta raddrizzando ciò che è deviante e fuorviante e sgombrando il nostro cuore da tutto ciò che ostacola il rapporto con Dio!
È proprio il precursore Giovanni Battista che ci orienta nella preparazione perché nell'incontro con il Signore si possa realizzare ciò che il cuore di ogni uomo desidera e a cui aspira, cioè il suo regno di giustizia e di pace!
Contempliamo perciò la testimonianza di Giovanni accogliendo le sue parole con le quali ci richiama a convertirci ad una vita cristiana più autentica che deve partire dalla onesta e umile conoscenza di sé stessi e poi con coraggio confrontare la propria vita con quella parola di verità e di luce!
Piace,però riflettere anche sul look del precursore che non è secondario e non va letto come fragilità estetica! È invece un grande messaggio educativo sia sul piano spirituale che igienico-sanitario! Infatti, basta considerare il luogo in cui svolge la sua missione, il suo stile, il suo abbigliamento, la sua dieta alimentare, per convincersi che tutto è austero e ci parla ricordandoci che non entreremo mai nel clima d'una seria preparazione spirituale se in noi non c'è austerità di luogo e di tempo, di stile e di comportamento, di abbigliamento e di nutrizione! È una necessaria terapia che fa bene al corpo e allo spirito!
Occorre, pertanto, entrare in questa palestra spirituale perché si possano creare le condizioni ambientali interiori che agevolino il nostro cammino di conversione e rendano idoneo il nostro cuore per incontrare e accogliere stabilmente il Cristo nella nostra vita!
È proprio questa condotta austera e disciplinata che riesce a dare le ali al nostro spirito che diventa in grado di sconfiggere il male dovunque si annida e consente di inaugurare un regno di amore e di pace! Buon cammino di rinascita spirituale! 


Il Gemellaggio con la Comunità Ecclesiale del Piceno. Gli interventi del Parroco sono datati al 6 Dicembre 2016 e al 9 Dicembre 2016.

6 Dicembre Carissimi, vi annunzio questa mattina una grande consolazione che ci riguarda, come persona e come comunità! Il ponte di solidarietà orante e di sostegno materiale per la ricostruzione nelle zone terremotate ci ha permesso di condividere la dolorosa esperienza delle popolazioni in sofferenza e gli interventi di soccorso e di aiuto posti in atto dalla Chiesa Picena guidata dal suo pastore il vescovo Giovanni d'Ercole!
Accogliendo il suo appello ad essere uniti per la ricostruzione e la Sua richiesta di aiuto per adottare una nuova chiesa a Pescara del Tronto, la nostra risposta è stata tempestiva da fornire in tempi rapidi le suppellettili necessarie per l'altare, la sagrestia e l'arredo liturgico! La consolante realtà è che il progetto della nuova chiesa è stato realizzato in tempi record e che nella prima domenica di Avvento è stata celebrata anche la prima messa con tutto l'arredamento liturgico donato dalla nostra comunità! Deo gratia! Il nostro impegno non è finito perché venerdì prossimo il 9 dicembre ci recheremo pellegrini nelle zone terremotate, incontreremo in episcopio il carissimo Vescovo Don Giovanni per un aggiornamento della difficile situazione, parleremo con i referenti della Caritas diocesana a cui consegneremo generi di abbigliamento e indumenti di protezione dal freddo da assegnare alle famiglie più provate e in difficoltà!
Un dono in danaro per le necessità più urgenti sarà, invece, consegnato nelle mani del Vescovo!
Si annunzia programmata una giornata speciale di comunione e di fraternità come augurio natalizio che intendiamo rivolgere per una speranzosa ricostruzione! Chi vuole condividere con noi questa stupenda esperienza di amore fraterno, può mettersi in contatto con la nostra comunità! Intanto,un caro saluto a tutti di buona giornata!

9 Dicembre – Carissimi, il saluto mattutino vi giunge di buon'ora mentre sono in viaggio, pellegrino di conforto e di speranza verso la terra terremotata delle Marche dove insieme ad una rappresentanza della nostra comunità ci rechiamo ad esprimere dal vivo i nostri sentimenti di condivisione delle sofferenze, dei disagi e delle speranze della popolazione del Piceno. Nel nostro programma è previsto nella tarda mattinata l'incontro con il pastore di quella terra duramente provata, il Vescovo Don Giovanni d'Ercole e con quanti ancora stanno soffrendo o lavorano per lenire i disagi e per incoraggiare la ripresa! Questa esperienza ci emoziona non poco e ci impegna ad una solidarietà più viva e generosa! Ben sapendo che il disastro sismico non è solo quello che è avvenuto ma fanno seguito ancora più numerosi i problemi che si sono succeduti e che occorre affrontare, la nostra testimonianza si concretizzerà con un impegno di gemellaggio e con la consegna direttamente nelle mani del Vescovo di donazioni in natura e in danaro, quale risposta dei cuori sensibili e generosi della nostra comunità parrocchiale! La giornata si annunzia particolarmente coinvolgente e siamo fiduciosi di poterla vivere nel segno della solidarietà e della carità fraterna quale primizia augurale di una rinascita che consenta ai nostri fratelli terremotati di guarire dalle tante ferite che ancora oggi sanguinano! A presto e serena giornata!

La costruzione del Presepe Parrocchiale. L’intervento del Parroco è datato al 16 Dicembre 2016.

16 Dicembre – Carissimi, inizia oggi la novena di Natale e ci mettiamo sul rettilineo d'arrivo per contemplare il Signore che viene per noi! È lo sprint conclusivo della preparazione spirituale per un incontro di gioia e di speranza! Come particolare invito a non disertare, anche la realizzazione del presepe parrocchiale realizzato e condiviso con me da un team di solerti collaboratori è stato inaugurato ieri sera per richiamare tutti, piccoli e grandi all'incontro con il Signore della vita e dell'amore! In attesa di abbracciarvi vi offriamo una mini documentazione dell'opera realizzata quale segno della universalità della venuta di Cristo per tutti gli uomini di ogni popolo e razza, con particolare riferimento al dramma degli immigrati naufragati e della loro nascita in cielo! Buon cammino !