venerdì 19 ottobre 2018

Parrocchia e animazione missionaria


La Festa dell’Assunta, che si celebra liturgicamente il 15 Agosto, nella parrocchia frattese a Lei dedicata viene tradizionalmente traslata alla prima settimana di Ottobre, per consentire la maggiore partecipazione dei fedeli alle iniziative parrocchiali dopo la pausa estiva. Con la Festa si da anche solenne inizio in Parrocchia all’Anno Pastorale che si apre quest’anno a livello diocesano sul tema La Parrocchia Chiesa missionaria in un mondo che cambia”.
La Festa del 2018 si svolge dal 1 al 14 ottobre: una prima settimana di preghiera e di preparazione spirituale ed una seconda settimana incentrata sul culto eucaristico e mariano. In particolare nei giorni dal 6 al 14 ottobre la Parrocchia è impegnata anche nell’animazione educativa con le scuole del territorio e nella realizzazione di giornate e serate festive dedicate alla solidarietà, con mercatini, sagre, accoglienza di immigrati ed incontri musicali.
Durante la Festa, con la partecipazione di religiosi Francescani e Passionisti, si svolgono così iniziative coinvolgenti che impegnano tutte le realtà ecclesiali e generazionali del territorio parrocchiale nella preghiera, nella celebrazione eucaristica, e in molteplici attività di animazione e di missione popolare.
Insieme con il Vescovo Angelo Spinillo, che amministra il Sacramento della Confermazione a numerosi giovani, presiedono le varie celebrazioni anche altri 2 Vescovi (Giovanni Rinaldi e Mario Milano) il giovane sacerdote Antonio De Rosa, e ovviamente anche il Parroco Mons. Angelo Crispino e don Luciano Dembele suo Vicario.
Una lettura attenta del folto programma della Festa, descritto con una brochure di una decina di pagine e con un grande manifesto divulgati tra i fedeli e nel territorio parrocchiale, consente di evidenziare i riferimenti pastorali e i valori catechetici delle varie iniziative tese a rinnovare e a caratterizzare la testimonianza, la devozione e la vita ecclesiale della Comunità dell’Assunta.
Cronista d’eccezione delle giornate della Festa è lo stesso Parroco, il quale sulle pagine social personali e parrocchiali sistematicamente annuncia, descrive e commenta le varie celebrazioni ed iniziative. Di seguito leggiamo le sue parole che accompagnano i momenti significativi della Festa 2018.

Sabato 6 ottobre 2018
Carissimi, fedeli alla nostra tradizione parrocchiale ci ritroviamo a inaugurare anche questo nuovo anno pastorale che la Provvidenza di Dio ci dona, sotto lo sguardo di Maria Assunta in cielo, nostra patrona e protettrice.
Al centro delle celebrazioni programmate c'è l'impegno di una rinnovata evangelizzazione che faccia crescere in tutti noi e nel popolo di Dio l'amore per Gesù Eucaristia e per la Madonna Santissima.
Una missione in semplicità che sarà onorata da Eccellentissimi Vescovi e animata da missionari Francescani,da giovani sacerdoti del nostro presbiterio e da confratelli Passionisti.
Anche i festeggiamenti esterni,sobri ed essenziali,sono promossi e realizzati dalla creatività e dall'entusiasmo della comunità che offrirà occasioni di spettacolo e di animazione finalizzati a sviluppare più intensi rapporti di solidarietà e di comunione fraterna e a favorire il dialogo intergenerazionale con molteplici attività e iniziative coinvolgenti!
Il programma in allegato traccia le linee del cammino che si protrae fino al 14 ottobre p.v. e sarà nostro impegno condividere con voi, anche virtualmente, le esperienze religiose e culturali quotidiane ma anche di animazione comunitaria di solidarietà,di convivialità e di sano divertimento che vogliono raggiungere e coinvolgere vicini e lontani,grandi e piccoli.
La macchina già è in moto e l'intenso programma ci offrirà tante occasioni di gioia e di fraternità.
Noi vi aspettiamo: Venite e vedrete!
Buon sabato!


Domenica 7 ottobre 2018
Carissimi,lode e gloria al Signore che ci fa giungere al traguardo della domenica dopo una settimana intensa di consolanti e ricche esperienze di vita comunitaria nella sede parrocchiale e nella terra umbra di Assisi!
Infatti il percorso vissuto in preparazione alle celebrazioni inaugurative del nuovo anno pastorale ha avuto nel fine settimana una connotazione catechetico-Mariana.
La presenza missionaria dei giovani confratelli passionisti e la Veglia mariana sono stati i momenti forti della giornata che prelude alla festività domenicale,alla supplica in onore della Madonna di Pompei e all'apertura solenne delle manifestazioni religiose,culturali e sociali.
Un incontro catechetico e ludico con la comunità giovanile oratoriana,condotto e animato dal trio missionario si è svolto in un clima di generale simpatia e di gioiosa ammirazione ed ha suscitato attenzione, interesse,partecipazione e coinvolgimento della componente giovanile!
Alla celebrazione vespertina ha fatto seguito la veglia Mariana con la recita meditata dei Santi misteri e che oggi sarà coronata dalla preghiera supplichevole che innalzeremo alla Madonna del S. Rosario di Pompei riponendo in Maria la nostra confidenza di figli e invocando per noi e per tutta l'umanità aiuto e protezione.
Sarà infatti oggi il Vescovo emerito Mons. Giovanni Rinaldi che aprirà il cammino missionario della Comunità illuminati dalla Parola del Signore e accompagnati dalla sollecitudine materna di Maria!
La serata di sabato come quella odierna domenicale offriranno ancora occasioni di fraternità e di condivisione comunitaria con animazione musicale e canora ma anche conviviale con la sagra del sandwich!
Vi invitiamo a onorare Maria e a gioire con noi!
Serena e festosa domenica!


Lunedì 8 ottobre 2018
Carissimi, apriamo la nuova settimana rivolgendo al Signore il nostro pensiero orante e grato!
Nella festività domenicale abbiamo contemplato Maria innalzandole la nostra supplica di confidenza e di speranza ed abbiamo solennizzato l'apertura delle celebrazioni per il nuovo anno pastorale che dovrà vederci più impegnati nella missionarietà ecclesiale investendo di più e meglio nella rinnovata evangelizzazione e nella formazione del popolo di Dio per colmare il voto pauroso dell'ignoranza religiosa e della scarsa conoscenza biblica!
Un inizio che è stato condiviso dal magistero del Vescovo emerito Mons. Giovanni Rinaldi nella sua allocazione omiletica e salutato in fraternità con lo shopping nel mercatino della solidarietà e con l'animazione conviviale fatta di frittelle e di sandwich!
IL nuovo capitolo della settimana si apre oggi con il Triduo eucaristico e le Sante Quarantore perché si sviluppi il cammino di vita cristiana centrando l'attenzione e l'impegno su Gesù sacramentato con cui va incentivato il dialogo eucaristico!
L'animazione catechetica serale è affidata al giovane sacerdote Don Antonio De Rosa mentre il missionario Francescano fra' Pasquale Bonacci condividerà il lavoro pastorale con l'apostolato nelle scuole,nella strada e nelle visite domiciliari!
IL sigillo della giornata è posto da musica, canti e balli che allieteranno piacevolmente la nostra vita comunitaria.
Buon cammino!


Martedì 9 ottobre 2018
Carissimi,sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e divinissimo Sacramento!
Nel contesto delle Sante Quarantore in atto nella nostra comunità utilizziamo il saluto eucaristico che è un atto di adorazione e di fede verso Gesù Sacramentato, presente vivo e vero nell'Ostia Santa ricordandoci quel suo immenso Amore verso l'umanità che lo ha portato a sacrificarsi a prezzo di sangue e a donarsi a noi come cibo e nutrimento nel nostro cammino dipellegrini su questa terra.
Il grazie incessante è stato espresso dalla presenza adorante del popolo di Dio sensibile al richiamo dell'Amore di Cristo e sollecito nel dare riscontro con la testimonianza di Amore!
Dall'Ostensorio che accoglie il Cristo Signore è giunto a tutti l'invito ad amare come Egli ci ha amati,in pienezza e senza riserve!
IL dialogo eucaristico con Gesù Eucarestia è stato arricchito anche dall'incontro con i fanciulli della scuola primaria del "Fermi"che hanno accolto con gioia ed entusiasmo il team missionario francescano e nella breve visita scolastica di Fra' Pasquale e Suor Rosaria hanno mostrato interesse ed esultanza intervenendo poi all'incontro catechetico e ludico promosso e animato nella sede oratoriana!
La celebrazione Eucaristica serale è stata serenamente partecipata e animata dal giovane presbitero della nostra Chiesa frattese, don Antonio De Rosa che nel servizio della parola ha saputo illuminare e vivificare il rapporto di amore che abbiamo da coltivare verso Gesù Eucarestia e verso Maria!
A conclusione della giornata non è mancato il momento comunitario di gioiosa fraternità con esperienze giovanili di divertimento condiviso con i missionari e con un sobrio menù ristoratore!
Ci apprestiamo ora a riprendere la seconda tappa del nostro triduo eucaristico,lieti di potervi avere adoratori con noi,immersi nella contemplazione del mistero d'Amore!
Serena giornata!


Mercoledì 10 ottobre 2018
Carissimi,salutiamo con gratitudine questo terzo giorno delle Sante Quarantore e continuiamo a stare in sintonia con Gesù Eucarestia privilegiando il dialogo personale e comunitario e rafforzando la nostra fede e il nostro amore nel mistero della presenza reale di Gesù nel Sacramento dell'altare!
È Lui il centro della storia,è Lui la nostra salvezza,è Lui via,verità e vita, è Lui che cammina con noi sulle strade del mondo,è Lui centro di unità e di Amore,è sempre Lui il motore della vita cristiana,è solo Lui l'amico che non viene meno!
Con Lui si costruisce e si raccoglie,senza di Lui si disperde e si fallisce!
Ecco il referente irrinunciabile della nostra vita personale e comunitaria su cui si fonda il nostro progetto pastorale e il cammino del nuovo anno.
Concludiamo,infatti,oggi,il triduo ma permane a fondamento del nostro impegno ecclesiale e della nostra testimonianza cristiana quel feeling di fede e di amore che non mancheremo di coltivare con assiduità e fervore perché cresca in noi la pietas eucaristica!
Anche questa serata come le precedenti sono all'insegna della gioia e della condivisione!
L'animazione canora e musicale che coinvolge tutti è movimentata da balli di gruppo e intervallata da ristoro conviviale. 
Mentre portiamo a termine questa prima fase del nostro percorso inaugurativo dell'anno pastorale già il pensiero corre allo sprint che ci attende con il triduo mariano e l'intenso programma delle attività che arricchiranno la nostra esperienza di fede e di culto ma anche di fraternità comunionale.
Buona vita


Giovedì 11 ottobre 2018
Carissimi, un gioioso buongiorno esce oggi dal nostro cuore,colmo di emozioni suscitate dalle esperienze di amore eucaristico e di fraternità comunitaria che ci hanno accompagnato durante il triduo di questo itinerario settimanale di rinnovamento pastorale!
Ora,passiamo dall'amore a GESÙ Eucarestia all'amore nostro di figli verso Maria ed entriamo a contemplarla con un Triduo mariano illuminato dal magistero del Vescovo Emerito Mons. Mario Milano.
Nel panorama delle manifestazioni promosse all'insegna dell'amore non poteva mancare una particolare attenzione al fenomeno migratorio promuovendo la condivisione della mensa con il pranzo comunitario per sottolineare il dovere cristiano dell'accoglienza e dell'integrazione e ricordare sempre che ogni uomo è nostro fratello per cui va respinta ogni forma di razzismo, di discriminazione e di preferenza di persona!
È una esperienza rinnovata che ci permette di consolidare la nostra ferma volontà di testimoniare l'amore per il prossimo e di favorire il dialogo interculturale e interreligioso!
Anche le altre attività della giornata hanno l' amore come obiettivo e come ragion d'essere!
Nella mattinata sono destinatari dell'amore i giovani dell'ISIS "FILANGIERI" che nella loro sede centrale,incontreranno e dialogheranno con i Missionari Francescani,già artefici nel pomeriggio dell'incontro religioso e umano con gli anziani e i sofferenti della casa albergo "Villa Giusy".
In serata l'amore fa ritrovare nei giovani dell'Oratorio una creatività e una passione da dare vita ad una performance artistica inedita che verrà offerta alla comunità e al pubblico con lo spettacolo TALE E QUALE SHOW .
Ancora più ricca e splendida si annuncia la serata con un vario e stuzzicante menù come trattenimento conviviale, fatto di penne all'arrabbiata, la sagra della braciata e la festa delle crepes,con tanta musica e balli di gruppo che favoriscono comunione di vita e tanta gioia condivisa!
Felice giornata e buon divertimento!


Venerdì 12 ottobre 2018
Carissimi,inneggiamo al Signore per le meraviglie che sta operando in mezzo a noi in questo itinerario di sensibilizzazione pastorale che sta vivificando e mobilitando tutte le componenti e i settori della vita parrocchiale per intensificare i nostri rapporti con GESÙ e con la Madonna,madre della Chiesa e madre nostra,e per rivitalizzare il nostro impegno e la nostra testimonianza nella parrocchia perché diventi sempre più una chiesa missionaria che opera con passione e amore nel servizio alla comunità ecclesiale!
E' stata una giornata feconda di opportunità vissute nella gioia e nella speranza incontrando i giovani della comunità scolastica del FILANGIERI, condividendo con viva cordialità la mensa con i nostri fratelli IMMIGRATI e con quanti sono in stato di precarietà esistenziale o nel bisogno materiale, partecipando alla celebrazione eucaristica serale presieduta dal Vescovo emerito Mons. Mario che ci ha illuminato sulla figura di donna in Maria e sulla necessità di pregare con il Papa per la Chiesa in questo tempo di particolari turbolenze per tenere lontano e sconfiggere le insidie del maligno.
Il coronamento della giornata ha visto il protagonismo dei giovani dell'Oratorio che hanno stupito con uno spettacolo fluido e artistico meritevole di essere ammirato e applaudito per la sana ironia e simpatica esibizione, per la felice interpretazione degli artisti imitati,per la luminosa e folkloristica performance,per la originale scenografia e accurata organizzazione.
IL gran bazar della solidarietà per lo shopping e un menù invitante per la cena comunitaria hanno reso il soggiorno piacevole e gioioso.
Attenzione, la cosa non finisce qui,perché anche oggi ci attendono tante altre novità e sorprese di cui vi daremo notizia nella prossima puntata.
Un caro saluto e buona giornata!


Sabato 13 ottobre 2018
Carissimi,è il saluto mattutino di fine settimana con cui lodiamo e ringraziamo Dio e facciamo un bilancio del percorso intenso di attività che hanno prodotto frutti consolanti sul piano religioso e spirituale ma anche sul piano umano,culturale e sociale per le sorprendenti novità che hanno messo in luce i vari carismi e le sane potenzialità di tanti giovani desiderosi di costruire nel bene il proprio futuro.
Intanto,in questo Triduo mariano con il magistero autorevole del Vescovo emerito Mons. Milano è stato incoraggiata la comunità a intensificare la devozione a Maria riconoscendo nel piano della salvezza il suo ruolo di madre e di mediatrice di tutte le grazie!
Coltivare pertanto questo legame del popolo di Dio e della comunità parrocchiale con la Madonna costituisce un impegno primario che garantisce la protezione della comunità in cammino verso la pienezza del bene!
Siamo perciò fermamente convinti che Maria continua ad esercitare nella nostra vita cristiana questa sua funzione soccorritrice per cui anche noi le diciamo con il poeta:"Donna sei tanto grande e tanto vali,che qual vuol Grazia e a te non ricorre, sua disianza vuol volare senza ali".
L'esperienza religiosa è stata seguita da una serata ricca e movimentata con la esibizione artistica di una prestigiosa scuola di danza del nostro territorio che,con uno spettacolo tecnologico "Danzavano le stelle al chiar di luna" si è fatta apprezzare per l'alto livello professionale raggiunto dai tanti giovani che hanno dato testimonianza del sano utilizzo del tempo libero!
Un messaggio educativo all'indirizzo dei giovani e al numerosissimo e qualificato pubblico è stato rivolto da don Angelo perché le energie giovanili non si disperdano in attività perditempo o vuote ma si investano in maniera sana e significativa da conquistare traguardi lusinghieri per sé e di consolazioni per le famiglie!
Anche il ristoro serale è stato eccezionale con uno speciale menù costituito da una superlativa pasta e fagioli,dalla festa della mozzarella sponsorizzata dal Caseificio Agricolsud della famiglia Saviano,dal gusto della braciata e dal festival della pizza animata dall'antica pizzeria Frattese del campione Umberto Fornito.
Musica,canti,balli di gruppo e ritrovo al bar chiudono la giornata ma annunziano già il nuovo programma che ci attende oggi!
Serena giornata e Buon divertimento!


Domenica 14 ottobre 2018
Carissimi, volge al termine il nostro percorso inaugurativo del nuovo anno pastorale!
Salutiamo infatti la domenica conclusiva che chiude un intenso programma di iniziative religiose e attività comunitarie finalizzate a incentivare impegno ecclesiale e operatività pastorale e a favorire comunione di intenti,di energie e di fraternità!
Sono state tante e diverse le esperienze del fine settimana che hanno posto l'accento prioritariamente sulla valorizzazione della confessione come medicina salutare per la cura della vita cristiana traendo motivo dalla penitenziale a cui si sono accostati i giovani
In preparazione al Sacramento della Cresima!
Il clima festoso della vigilia è stato vissuto dalla comunità oratoriana con esperienze catechetico ludiche animate dai giovani missionari passionisti mentre l'assemblea dei fratelli si è ritrovata a vivere la chiusura del triduo mariano nella celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo emerito Mons. Milano e animata liturgicamente dalla Comunità delle Suore Compassioniste.
La gioia del del sabato sera ha raggiunto un livello eccellente per ampiezza e qualità con l'intrattenimento conviviale animato e gestito egregiamente dal volontariato parrocchiale, con il festival della pizza napoletana animato dalla riconosciuta professionalità del campione Umberto Fornito della Antica Pizzeria Frattese,con un sorprendente concerto musicale altamente professionistico realizzato dalla banda "Città di Casandrino" magistralmente diretta dalla M^ Antonella Frattolillo.
Ora tutto è pronto per il via pastorale che sarà dato stamattina con la visita del nostro Vescovo Spinillo che sarà con noi per la celebrazione dell'Eucarestia, l'amministrazione del Sacramento della Cresima e tenere a battesimo il gruppo giovanile di coppie della pastorale familiare!
Non ci resta altro che invocare lo Spirito di Dio e la protezione di Maria nello scendere in campo e andare a lavorare tutti insieme nella vigna dove il Signore ci chiama e vuole che portiamo frutti!
Guai a noi se i frutti non arrivano perché vignaioli oziosi e cattivi!
Occorre, invece,senza esitazioni rimboccarci le maniche e darci da fare come chiesa missionaria per essere pietre vive nella costruzione del regno di Dio e da fedeli e onesti vignaioli produrre frutti degni della vita eterna!
Intanto,ci penseranno a chiudere le celebrazioni serali,i giovani con un originale spettacolo "Notte Rosa" ,ricco di talenti e di sorprese e il team degli esperti gastronomici con un menù d'eccezione!
Auguriamo una serena e gioiosa domenica con un buon divertimento!


Lunedi 15 ottobre 2018
Carissimi, la nostra festa per inaugurare il cammino del nuovo anno pastorale appena cominciata una settimana fa ,è ormai finita e da subito intendiamo riprendere il nostro cammino ordinario facendo tesoro delle tante e molteplici esperienze che ci hanno stimolato e arricchito! 
Nel nome del Signore che ci ha donato tante grazie e ricchezza nel percorso appena conclusosi,ci sentiamo incoraggiati e galvanizzati per affrontare le sfide che vengono dalla realtà quotidiana e per poter affermare e diffondere i valori del Vangelo!
Abbiamo messo un punto fermo alla chiusura dei festeggiamenti onorati dalla visita e dal breve soggiorno del nostro Vescovo Angelo che nella celebrazione eucaristica ha incoraggiato la comunità e la schiera dei giovani confermati con il Sacramento della Cresima ad un impegno di testimonianza coraggiosa mettendo sempre Dio al centro della nostra vita personale e comunitaria e non il nostro io.
È stata anche la domenica del ringraziamento solennizzato dal parroco don Angelo nella celebrazione vespertina esprimendo l'mmensa gratitudine al Signore per l'opera portata a compimento e per i molteplici benefici ricevuti dalla sua bontà Divina,a cominciare dal bel tempo che ci ha accompagnato in tutte le fasi del percorso!
Fa seguito con un ringraziamento doveroso a tutti gli eccellentissimi vescovi che hanno condiviso le lodi a Maria e con analoghi sentimenti di gratitudine espressi nei riguardi dei missionari Francescani,dei gruppi parrocchiali,del volontariato ecclesiale,dei benefattori e degli sponsor particolarmente sensibili ai valori cristiani e al bene comune.
Uno speciale ringraziamento è rivolto alle scholae cantorum parrocchiali che hanno animato le liturgie di questi giorni con particolare riconoscenza al coro polifonico delle Suore compassioniste Serve di Maria dell'Istituto di M.SS. di Casaluce!
La giornata,iniziata con gli stand di solidarietà del "Dolce e del rustico",offerto dta alcuni laboratori dolciari del nostro territorio si é poi conclusa con un trattenimento musicale e canoro"Notte Rosa",animato dai giovani,con una serata gastronomica a più gusti,con la offerta di solidarietà di magliette, gadget e souvenir. 
Il taglio finale della torta,il brindisi comunitario e i fuochi d'artificio scrivono la parola fine alla edizione 2018!
Buon inizio di settimana e buon lavoro!



venerdì 3 agosto 2018

L’Assunzione di Maria e la speranza di vedere il volto di Dio

Tiziano, Assunzione della Beata Vergine Maria

E’ la relazione tematica di una meditazione del Cardinale Jorge Mario Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires, svolta nel 2003 sul Quarto Mistero della Gloria del Rosario: elevata al cielo Maria si premura di colmare la speranza dei credenti di contemplare il volto di Dio e di vedere il volto del suo Figlio.
La meditazione del Cardinale che diverrà, dieci anni dopo nel 2013, Papa Francesco, si legge nelle pagine da 223 a 227 del libro Rosario Preghiera prediletta – Omaggio a Maria di 20 Cardinali.
Il libro fu pubblicato dalla Nova Itinera a chiusura dell’Anno del Rosario voluto dal Papa San Giovanni Paolo II e fu distribuito gratuitamente in occasione del Concistoro e della Beatificazione di Madre Teresa di Calcutta. Questa estate durante un pellegrinaggio laziale ho avuto occasione di rinvenirne una copia in offerta nel Santuario della Madonna di Ceri (borgo medievale di Cerveteri).
Il libro ebbe la prefazione della Madre M. Tekla Famiglietta, Abbadessa Generale dell’Ordine del SS.mo Salvatore di Santa Brigida, fu introdotto da una sintesi della Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae, e si compose con le meditazioni di 20 Cardinali, ognuno dei quali commentò un singolo Mistero del Rosario; Bergoglio commentò il Mistero dell’Assunzione di Maria.

Omaggio a Maria

Madonna di Ceri

Il legame di Papa Francesco con la preghiera mariana ci viene da lui stesso narrato con un suo ricordo dei primi anni del pontificato di San Giovanni Paolo II e prima della sua elezione episcopale. Lo leggiamo di seguito dalla fonte 30giorni.it.

Padre Jorge Mario Bergoglio s.j.
Se non ricordo male, era il 1985. Una sera andai a recitare il santo Rosario che guidava il Santo Padre. Lui stava davanti a tutti, in ginocchio. Il gruppo era numeroso; vedevo il Santo Padre di spalle e, a poco a poco, mi immersi nella preghiera. Non ero solo: pregavo in mezzo al popolo di Dio al quale appartenevamo io e tutti coloro che erano lì, guidati dal nostro Pastore.
Nel mezzo della preghiera mi distrassi, guardando alla figura del Papa: la sua pietà, la sua devozione erano una testimonianza. E il tempo sfumò, e cominciai a immaginarmi il giovane sacerdote, il seminarista, il poeta, l’operaio, il bambino di Wadowice… nella stessa posizione in cui si trovava in quel momento, pregando Ave Maria dopo Ave Maria. La sua testimonianza mi colpì. Sentii che quell’uomo, scelto per guidare la Chiesa, ripercorreva un cammino fino alla sua Madre del cielo, un cammino iniziato fin dalla sua infanzia. E mi resi conto della densità che avevano le parole della Madre di Guadalupe a san Juan Diego: «Non temere, non sono forse tua madre?». Compresi la presenza di Maria nella vita del Papa. La testimonianza non si è persa in un istante. Da quella volta recito ogni giorno i quindici misteri del Rosario.

Con la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae (16 ottobre 2002) i Misteri divennero 20 con l’integrazione dei Misteri della Luce; e la meditazione di Bergoglio sull’Assunzione di Maria riguardò il 19° Mistero. La leggiamo di seguito per l’opportunità di una riflessione ecclesiale in Parrocchia e in occasione della Festa dell’Assunta.




Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio,
ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato.
Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato,
noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Chiunque ha questa speranza in lui,
purifica se stesso, come egli è puro (1Gv 3, 2-3).

Il quarto mistero glorioso alza al cielo il nostro sguardo, preso dallo sguardo di Maria. Nei suoi occhi vediamo brillare questa speranza che ci purifica, di cui parla l’Apostolo San Giovanni: Noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è”.
Ella è stata purificata già dalla sua Immacolata Concezione. E possiamo dire che divenne “simile in tutto a Gesù”. Ed Egli si fece figlio di lei (e nella carne di Maria si fece simile a noi in tutto, fuorchè nel peccato).
Tuttavia in Dio sempre vi è un “più”. E adesso, elevata al cielo, Maria si premura di colmare quella speranza: vedere il volto di Dio, vedere il volto del suo Figlio tale quale è. Lo conosce da sempre. Ma nel chiaro-scuro della fede. Come Madre ha contemplato quel volto dal primo momento. Lo immaginò prima che fosse nato e ha seguito i passi delle sue trasformazioni. Ha visto il suo volto di bambino diventare quello di Gesù adolescente e, infine, quello dell’uomo adulto. Ha visto ciò che abbiamo fatto con quel volto nella Croce. Lo ha visto risorto, di nuovo sorridente. Ma c’è di più; ancora rimane il velo del mistero che “nessun occhio vide”.
E mentre recitiamo l’Ave Maria, alimentiamo la nostra speranza contemplando il desiderio di Nostra Signora.
Il cristiano è l’uomo della speranza. Speranza di che?
Speranza di vedere un volto. Ce lo dice il Salmo: “Quando verrò e vedrò il volto di Dio?”
Il volto di Gesù è un volto conosciuto in modo misterioso; del resto non conosciamo nemmeno il nostro volto personale.

Assunzione di Maria. Fonte: AgenSIR

La sua immagine è incisa nella profondità più intima del nostro essere. Il Padre ci ha creato in Lui, a immagine del suo volto. Perciò lo presentiamo familiare. E quando più familiare, più misterioso. Come ogni volto amato.
Giovanni ci dice che la speranza purifica. Di che cosa abbiamo bisogno di purificarci? Certamente di molte cose. Però quella del volto è la principale.
Non sono forse tutte le nostre maschere e chirurgie la prova del fatto che cerchiamo un volto veritiero, quel volto unico e personale, e al contempo, volto di famiglia, volto comune a tutti i volti?
Non cerchiamo il nostro vero volto negli occhi degli altri?
Non è vero che riposiamo da questa ricerca solo quando incontriamo il volto di un altro che ci ama e che vogliamo contemplare?
Guardando il volto di Maria possiamo avvicinarci al Volto di Gesù, che ci purifica e ci ricrea.
Così come, quando uno vede una madre con suo figlio, è bello passare dal guardare il bambino all’osservare come lo guarda sua madre, ci aiuta il contemplare lo sguardo di Maria.
Contemplarla guardando Gesù mentre si avvia verso il Cielo, alla sacra intimità del Dio Santo, e comprendere cos’è la speranza.
Contemplarla nell’istante in cui i suoi occhi s’incontrano con quelli di suo Figlio, e capire cos’è la carità.
Sale con lei l’anelito di tutta l’umanità. E in quest’ascensione continuiamo a purificarci nella speranza.
Nella misura in cui sale, il volto di Nostra Signora continua a divenire raggiante, e ricordiamo Mosè, nella cavità della rupe, nel Sinai, quando il Signore lo coprì teneramente con la mano perché “nessun uomo può vedermi e restare vivo”, e subito la tolse affinché potesse “vedere le mie spalle ma il mio volto non lo si può vedere” (Es 33, 20-23).
Man mano che sale, Maria prega ricordando l’antica benedizione:
Ti benedica il Signore e ti protegga
Il Signore faccia brillare il suo volto su di te
e ti propizio.
Il Signore rivolga su di te il suo volto 
e ti conceda pace” (Num 6, 24-26).
Man mano che sale, sente la brezza soave che avvolse il profeta, quando il Signore passò davanti a Lui ed Elia si coprì il volto con il mantello (I Re 19, 13).
Maria sale recitando il cantico di Davide, suo padre:
Cercate il Signore e la sua forza, ricercate sempre il suo volto.
Ricordate i prodigi che egli ha compiuto, i suoi miracoli e i giudizi di sua bocca. Stirpe di Israele suo servo, figli di Giacobbe, suoi eletti” (I Cr 16, 11-13).
Man mano che ascende, il suo volto si trasforma e anche i suoi vestiti, e noialtri la vediamo stupiti come i giudei contemplarono Giuditta, colei che con “la bellezza del suo volto” sconfisse tutti i nemici (Gd 16, 6). Come la Regina Ester, Maria sale “rosea nello splendore della sua bellezza e il suo viso era gioioso, come pervaso d’amore” (Est 5, 1b).
Con il Salmo va pregando:
Di te ha detto il mio cuore:
Cercate il suo volto”;
il tuo volto, Signore, io cerco” (Sal 27, 8).
Si compie in Maria l’anelito di tutti noi, che preghiamo con la preghiera di Giobbe quando diamo l’ultimo saluto ai nostri cari:
Dopo che questa mia pelle sarà distrutta,
senza la mia carne, vedrò Dio.
Io lo vedrò, io stesso,
e i miei occhi lo contempleranno
non da straniero” (Gb 19, 26-27).
Già si dissolve in lei il velo di cui parla Paolo e “a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore”, Maria si va trasformando “in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore” (2 Cor 3, 15-18).
Non sappiamo forse che è vero che abbiamo bisogno di vedere noi stessi nel Volto alla cui immagine siamo stati creati?

Giotto, Assunzione di Maria

La vediamo entrare, Nostra Signora, nel Cielo e venir accolta da Giovanni. Da lontano immaginiamo il Signore con le parole dell’Apocalisse:
In mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d'uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d'oro. I capelli del suo capo erano candidi, simili a lana candida come neve. I suoi occhi erano come fiamma di fuoco. I piedi avevano l'aspetto del bronzo splendente, purificato nel crogiuolo. La sua voce era simile al fragore di grandi acque. Teneva nella sua destra sette stelle e dalla bocca usciva una spada affilata, a doppio taglio, e il suo volto era come il sole quando splende in tutta la sua forza” (Ap 1, 13-16).
E nell’incontrarsi con il suo Figlio, si compie quella promessa: “vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome sulla fronte” (Ap 22, 4).
A Maria, assunta al Cielo in corpo e anima, preghiamo:
Orsù dunque, Signora e Avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi
e dopo questo esilio
mostraci Gesù”.
Jorge Mario Card. Bergoglio
Arcivescovo di Buenos Aires in Argentina

Papa Francesco recita il Rosario 

martedì 26 giugno 2018

Sulla devozione e culto al Cuore Sacratissimo di Gesù


La devozione parrocchiale. Il Parroco lo denomina “esercito dell’Amore”, riferendosi al gruppo numeroso di zelatrici e zelatori del S. Cuore di Gesù che operano in parrocchia con l’Apostolato della Preghiera e nella carità e nel servizio alla comunità, specialmente malati, anziani, persone sole e in difficoltà”.
Il mese di Giugno, grazie a loro è devotamente ed intensamente vissuto dalla comunità ecclesiale che vede arricchirsi di presenze e di momenti significativi le celebrazioni liturgiche.
Al Sacro Cuore è dedicato, fin dalla fondazione degli anni ‘50 del secolo scorso, un altare laterale che richiama la centralità della spiritualità cristologica nella chiesa dedicata all’Assunta.
La Parrocchia con la devozione di Giugno si lega così fortemente ad una spiritualità che ha avuto espressioni importanti nella storia della Chiesa e nelle sue formule dottrinarie, e si è manifestata in maniera significativa nella storia ecclesiale frattese.

Dottrina evangelica. Imparate da me che sono mite e umile di cuore” dice il Signore ai suoi discepoli, indicando loro la sapienza e la via della diffusione del Vangelo e dell’annuncio del Regno Di Dio. E gli fa da eco il Magistero contemporaneo della Chiesa con le parole della Enciclica “Haurietis aquas” di Pio XII del Maggio del 1956 sulla dottrina riguardante la Devozione al Sacro Cuore di Gesù:
È altresì vivissimo Nostro desiderio che quanti si gloriano del nome di cristiani e intrepidamente combattono per stabilire il Regno di Cristo nel mondo, stimino l’omaggio di devozione al Cuore di Gesù come vessillo di unità, di salvezza e di pace. E, però, nessuno pensi che con tale ossequio venga arrecato alcun pregiudizio alle altre forme di pietà, con le quali il popolo cristiano, sotto l’alta direzione della Chiesa, onora il Redentore divino. Al contrario, una fervida devozione verso il Cuore di Gesù alimenterà e promuoverà specialmente il culto alla sacratissima Croce, come pure l’amore verso l’augustissimo Sacramento dell’altare. E in verità possiamo asserire — ciò che del resto è anche mirabilmente illustrato dalle rivelazioni, di cui Gesù Cristo volle favorire Santa Geltrude e Santa Margherita Maria — che nessuno capirà davvero il Crocifisso, se non penetra nel suo Cuore. Né si potrà facilmente comprendere l’amore che ha spinto il Salvatore a farsi nostro spirituale alimento, se non coltivando una speciale devozione verso il Cuore Eucaristico di Gesù”.

Storia devozionale. La devozione al Cuore di Gesù venne già praticata nell’antichità e nel medioevo, e nel ‘600 il culto si diffuse ad opera dei padri Gesuiti, di S. Giovanni Eudes (1601-1680); e soprattutto di S. Margherita Maria Alacoque (1647-1690) giovane suora del convento delle Visitandine di Paray-le-Monial. Santa Margherita dal 1673 al 1675 ebbe visioni mistiche, durante le quali lo stesso Gesù la invitava a diffondere la devozione al Sacro Cuore attraverso l’ora di adorazione e la pratica eucaristica dei primi venerdì del mese.
             
                                     

In Frattamaggiore la devozione al Sacro Cuore si sviluppa all’inizio ‘900, e si lega soprattutto alla fondazione di altari dedicati in San Sossio, nella parrocchia nascente del SS. Redentore (1908) e nella chiesa di San Rocco (1914); e particolarmente alla presenza, dagli anni ‘30 del ‘900, delle Ancelle del Sacro Cuore di Santa Caterina Volpicelli.


Santa Caterina Volpicelli. Con lo sviluppo della sua opera religiosa e della sua storia personale, la figura della santa viene rapportata dai suoi biografi agli avvenimenti napoletani e ai riverberi europei, soprattutto italiani e francesi, della cultura e della spiritualità cattolica legata alla devozione del Sacro Cuore di Gesù. Si tratta di una particolare espressione della Volpicelli che aderì in maniera originale alla devozione che si sviluppò nel panorama della vita religiosa e della riflessione teologica che si delinearono nella cattolicità europea, a partire dal XVI secolo, sulla base dell’esperienza mistica di Santa Margherita a Paray-le-Monial.
Giovanni Paolo II nell'omelia per il giorno della beatificazione in San Pietro (29 Aprile 2001) disse di lei:
La Beata Caterina Volpicelli dall’Eucaristia seppe trarre sempre quell’ardore missionario che la spinse ad esprimere la sua vocazione nella Chiesa, docilmente sottomessa ai Pastori e profeticamente intenta a promuovere il laicato e forme nuove di vita consacrata. Fu la prima “zelatrice” dell’Apostolato della Preghiera in Italia e lascia in eredità, specialmente alle Ancelle del Sacro Cuore, una singolare missione apostolica che deve continuare ad alimentarsi incessantemente alla fonte del Mistero eucaristico”.
Con le parole che Benedetto XVI ha dedicato alla santa napoletana nel giorno della canonizzazione, Domenica 26 aprile 2009, si completa il suo ritratto spirituale:
Testimone dell’amore divino fu anche santa Caterina Volpicelli, che si sforzò di “essere di Cristo, per portare a Cristo” quanti ebbe ad incontrare nella Napoli di fine Ottocento, in un tempo di crisi spirituale e sociale. Anche per lei il segreto fu l’Eucaristia. Alle sue prime collaboratrici raccomandava di coltivare una intensa vita spirituale nella preghiera e, soprattutto, il contatto vitale con Gesù eucaristico. E’ questa anche oggi la condizione per proseguire l’opera e la missione da lei iniziate e lasciate in eredità alle “Ancelle del Sacro Cuore”. Per essere autentiche educatrici della fede, desiderose di trasmettere alle nuove generazioni i valori della cultura cristiana, è indispensabile, come amava ripetere, liberare Dio dalle prigioni in cui lo hanno confinato gli uomini. Solo infatti nel Cuore di Cristo l’umanità può trovare la sua “stabile dimora”. Santa Caterina mostra alle sue figlie spirituali e a tutti noi, il cammino esigente di una conversione che cambi in radice il cuore, e si traduca in azioni coerenti con il Vangelo. E’ possibile così porre le basi per costruire una società aperta alla giustizia e alla solidarietà, superando quello squilibrio economico e culturale che continua a sussistere in gran parte del nostro pianeta.”

Storia ecclesiastica frattese. All'origine della presenza delle Ancelle del Sacro Cuore a Frattamaggiore, formalmente iniziata con l'inaugurazione della loro Casa in un vicolo del centro storico il 18 Agosto del 1939, si ritrova un particolare contesto religioso ed ecclesiale. E' il contesto ove si esprime la cultura cattolica locale dei primi decenni del secolo scorso, e dal quale emerge il 'dono' prezioso di una operosa carità cittadina. E' questo un contesto ricco di testimonianze ecclesiali collegate all'azione pastorale di forti personalità sacerdotali e manifestate nell'impegno aristocratico e popolare dei devoti fedeli frattesi.
In generale le principali personalità di riferimento della vita ecclesiale locale di quel tempo furono quelle del Vescovo di Acerra Nicola Capasso, che fu Parroco di San Rocco dal 1919 a 1933, e quelle del Vescovo di Policastro Federico Pezzullo, che fu Rettore del Santuario dell'immacolata fino al 1937 (oggi Servo di Dio). Altre personalità di riferimento, oggi più note, furono quelle del Missionario in Birmania Padre Mario Vergara (oggi Beato), di Gennaro Pezzullo Parroco del SS.mo Redentore, di Nicola Mucci sacerdote Fondatore della Scuola del Sacro Cuore, di Carlo Capasso Rettore della Madonna delle Grazie e Parroco di San Rocco, e dei giovani sacerdoti Salvatore Vitale (oggi Servo di Dio), Gennaro Auletta e Angelo Perrotta.
Il popolo frattese dell'epoca era partecipe ed entusiasta ed arricchiva la vita ecclesiale, con la guida dei suoi pastori, dando vita ad innumerevoli e devote forme associative negli ambiti parrocchiali, ed esprimendo attraverso le sue componenti più abbienti e signorili importanti manifestazioni della Devozione e della Carità, con aiuti, donativi e fondazioni durature come case ed istituti. Esemplari in questo senso furono le due iniziative che portarono alla fondazione in Frattamaggiore degli Istituti delle Suore del Sacro Cuore “Maria Pia Brando” operante nel territorio della Parrocchia di San Rocco e delle Ancelle del Sacro Cuore operante nel territorio della parrocchia di San Sossio, rispettivamente legate alle donazioni signorili di Rosa Graziano e di Maria Pezzullo.
Per ambedue le iniziative appare importante la motivazione della devozione a Sacro Cuore, che trovava un segno importante negli altari privilegiati dedicati e nella istituzione dell'Apostolato della Preghiera che verrà poi estesa in ogni chiesa locale.

Le parole del Parroco per la Solennità del Sacro Cuore di Gesù
Venerdì 8 giugno 2018
Carissimi, eleviamo con profonda gratitudine il canto di gloria e di lode al Signore e salutiamo con viva esultanza questo nuovo giorno che si annunzia raggiante di gioia e carico di emozioni!
Una giornata quella di oggi che chiama tutta la Chiesa,gerarchia e popolo Cristiano, a venerare e contemplare il Sacratissimo Cuore di Gesù e a pregare per la santificazione dei Sacerdoti!
Questa solennità è un'occasione per un tempo di preghiera e di comunione trai preti allo scopo di riscoprire e di ravvivare il dono del sacerdozio sulle orme di Gesù, primo ed eterno sacerdote!
Più volte Papa Francesco,che desidera pastori con il cuore di Cristo e a servizio del popolo di Dio, ha sensibilizzato e incoraggiato tutti i sacerdoti perché nell'esercizio faticoso e intenso del servizio di sacro ministero la vita sacerdotale sia ispirata sempre più alla misericordia e alla salvezza!
Il Cuore di Cristo ci introduce particolarmente in quell' ineffabile Amore di Dio che è un padre tenero e ricco di misericordia e ci esorta a rimanere nel suo amore modellando la nostra vita nei pensieri,negli atteggiamenti e nei comportamenti secondo il suo esempio!
Pertanto,come Sacerdoti di Cristo siamo invitati a guidare come pastori il popolo di Dio sulla strada della verità e con la tenerezza di una madre.
Come ministri della Parola siamo impegnati più intensamente ed efficacemente a trasmettere il Vangelo!
Come ministri del perdono siamo stimolati a comunicare più attentamente generosamente l'abbraccio misericordioso di Dio Padre e a dispensare con i sacramenti il dono della Grazia!
Questa ricchezza riversata nei cuori sacerdotali induce tutti a pregare il Cuore Sacratissimo di Gesù perché i ministri di Cristo , rivestiti della dignità sacerdotale,possano essere sempre più segni e strumenti dell'amore misericordioso e generoso di Dio che perdona!
É ancora Papa Francesco che ci offre spunti di meditazione quando sottolinea i tratti dell'amore che qualificano" più nel dare che nel ricevere" e "più nelle opere che nelle parole".
Pregate anche voi più intensamente per i nostri Sacerdoti, in ritiro oggi, a Mugnano del Cardinale!
Buona giornata di santificazione sacerdotale!

Parole di cuore del vescovo Spinillo (Omelie 2013). È vero che siamo in un tempo in cui tutto sembra determinato soltanto dalle scelte pratiche, da ciò che può darci un risultato facile, da ciò che può offrirci una soddisfazione immediata. Nel cuore, però, noi sentiamo il desiderio di qualcosa di più grande, sentiamo di non voler essere soltanto quelli che dalla vita prendono ciò che serve, ma vogliamo, invece, essere coloro che riconoscono e danno alla vita la forma più bella, la forma che è secondo il cuore e la volontà di Dio. Oserei dire che in questo troviamo quella prova che siamo figli di Dio di cui ci parlava l’apostolo Paolo nella seconda lettura: la verità del fatto che, sia pure in mezzo a tanti difetti che abbiamo, portiamo nel cuore il desiderio di poter vivere ciò che è più grande, il desiderio di poter dare alla realtà in cui viviamo una forma più bella, più buona perché capace di far crescere la vita, capace di far crescere il bene.
La carità, infatti, non è solo il dare qualcosa a qualcuno per soddisfare il bisogno di un momento. La carità è molto più grande, è il poter andare incontro alla vita di ogni essere umano con il cuore stesso di Dio, guidati dallo spirito di Dio. La carità è un carisma, un dono dello spirito di Dio che ci permette di essere in rapporto con l’umanità alla maniera stessa di Dio, di compiere, nell’incontro con ogni essere umano, la volontà di Dio.
Quando siamo raccolti in adorazione il nostro tempo, il momento, si dilata, diventa partecipazione di ciò che è infinito, apertura del cuore alla pienezza grande della presenza di Dio.