venerdì 30 marzo 2018

Il Messaggio del Triduo Pasquale


In dialogo con Dio e in preghiera; contemplando il mistero della Presenza del Signore tra noi e impetrando la sua Salvezza nelle strutture di vita della dolente Umanità.
E’ questo il senso profondo del messaggio affidato quest’anno alla iconografia del Tabernacolo del Giovedì Santo in Parrocchia.
Il messaggio affidato anche alle parole scritte sul foglio per la meditazione dei fedeli, che vivono l’esperienza dell’adorazione eucaristica nelle ore dopo la “Missa In Coena Domini”, si aggiunge spiritualmente e storicamente a quelli raccolti e pubblicati dal Parroco don Angelo nel libro Incontri d’Amore” (vedi questo post dedicato sul blog).
Difatti lo stesso libro ed il testo del messaggio sono offerti come strumenti per la “guida spirituale nella Veglia Eucaristica del Giovedì Santo”.


Leggiamo l’esortazione del Parroco postata sulla personale pagina social per la lettura degli amici e dei fedeli che lo seguono sulla rete:

Siamo alla vigilia DEL GIOVEDÌ SANTO 2018!
È L'APPUNTAMENTO D'ECCELLENZA PER L'INCONTRO D'AMORE CON GESÙ EUCARESTIA!
La ricchezza di questi appuntamenti è stata raccolta nel volume sotto indicato quale testimonianza di una esperienza pastorale maturata a servizio del popolo di Dio per vivificare il dialogo e l'Amore Eucaristico!


Il testo o il messaggio, su richiesta e come guida spirituale, nella Veglia Eucaristica del Giovedì Santo verrà omaggiato a quanti parteciperanno all'incontro orante con Gesù Sacramentato nella Veglia Eucaristica Vi aspettiamo per condividere!


Di seguito leggiamo: 
Il Foglio parrocchiale per la meditazione nella Veglia Eucaristica del Giovedì Santo;
il Programma pastorale relativo alla Settimana Santa in Parrocchia;
il Messaggio per la Pasqua 2018 del Vescovo di Aversa Mons. Angelo Spinillo;
il link ai Sussidi diocesani per la Settimana Santa (Adorazione del Giovedì Santo e Via Crucis;
il link al testo della Via Crucis al Colosseo presieduto da Papa Francesco.

Foglio per la medutazione

Programma pastorale per la Settimana Santa

Messaggio per la Pasqua 2018 di Mons. Angelo Spinillo




mercoledì 21 marzo 2018

I Tabernacoli del Giovedì Santo


Gli intenti del libro
Incontri d’Amore – Gli appuntamenti del Giovedì Santo, è stato pubblicato dal Parroco Mons. Angelo Crispino nella seconda edizione datata al dicembre 2017.
Il libro è stato scritto per lasciare una “traccia dei tanti e diversi ‘troni’ che ogni anno erano allestiti, in maniera figurata e con intenti catechetici, per celebrare la festa dell’Eucaristia”; grazie all’esortazione dei “molti pellegrini e visitatori della nostra chiesa parrocchiale nella ricorrenza del Giovedì Santo”; e per un “dovere di servizio alla storia e alla chiesa”.
Con questi intenti Mons. Crispino ha scritto le riflessioni che accompagnano gli allestimenti dell’Altare della reposizione nei Giovedì Santi: “un itinerario trentennale di opere realizzate, in veste sempre nuova e originale e con messaggi catechetico-spirituali che invitavano a pregare e riflettere i tanti visitatori provenienti dal territorio e dai paesi viciniori e la lunga e ininterrotta catena di adoratori di ogni età e particolarmente dei giovani, specie in orario notturno”.


La tradizione popolare del Giovedì Santo
Il grande movimento dei visitatori si lega alla consolidata tradizione locale che vede le chiese riempirsi la sera del Giovedì Santo, e le vie della città percorse da un viavai di gente e fedeli che si recano a visitare i “sepolcri”, ovvero gli ornati e predisposti Altari ove, dopo la Messa “in Coena Domini”, vengono riposte le specie eucaristiche consacrate e sono custodite fino al pomeriggio del Venerdì Santo, quando vengono distribuite ai fedeli per la comunione sacramentale dopo la liturgia penitenziale.
La tradizione locale della visita di un numero dispari di chiese ha caratterizzazioni proprie, ma in qualche modo esprime anche riferimenti alla tradizione medievale delle celebrazioni liturgiche pasquali, legata alla Visita al Santo Sepolcro di Gerusalemme e al Pellegrinaggio alle Sette Chiese di Roma. In questa tradizione locale, per la rinomanza e la significatività dei messaggi spirituali affidati agli allestimenti dell’altare della reposizione, la chiesa dell’Assunta è sempre inserita nel “numero” delle chiese da visitare ed è effettivamente meta costante della visita orante dei fedeli.

Precisazioni teologiche e pastorali
Le precisazioni teologiche riguardano la consacrazione eucaristica con la quale si riattualizza il mistero della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo, e il termine ‘sepolcro’ riguarda la lettura popolare degli aspetti legati alla sofferenza umana di Cristo celebrati nel Triduo Pasquale. Per una lettura ispirata al Magistero è bene riferire la formulazione contenuta al n.55 della Lettera Circolare sulla preparazione delle e celebrazione delle feste pasquali pubblicata dalla Congregazione per il Culto Divino in data 16 gennaio 1988:

55. Il Sacramento venga custodito in un tabernacolo chiuso. Non si può mai fare l’esposizione con l’ostensorio. Il tabernacolo o custodia non deve avere la forma di un sepolcro. Si eviti il termine stesso di «sepolcro»: infatti la cappella della reposizione viene allestita non per rappresentare «la sepoltura del Signore», ma per custodire il pane eucaristico per la comunione, che verrà distribuita il venerdì nella Passione del Signore.

Nella stessa Lettera si leggono altri punti che riguardano la dimensione spirituale della celebrazione del Giovedì Santo:

44. «Con la Messa celebrata nelle ore vespertine del Giovedì santo, la Chiesa dà inizio al Triduo pasquale ed ha cura di far memoria di quell’ultima Cena in cui il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, amando sino alla fine i suoi che erano nel mondo, offrì a Dio Padre il suo Corpo e Sangue sotto le specie del pane e del vino e li diede agli Apostoli in nutrimento e comandò loro e ai loro successori nel sacerdozio di farne l’offerta».
45. Tutta l’attenzione dell’anima deve rivolgersi ai misteri che in questa Messa soprattutto vengono ricordati: cioè l’istituzione dell’Eucaristia, l’istituzione dell’Ordine sacerdotale e il comando del Signore sulla carità fraterna: tutto ciò venga spiegato nell’omelia.
49. Si riservi una cappella per la custodia del Santissimo Sacramento e si orni in modo conveniente, perché possa facilitare l’orazione e la meditazione si raccomanda il rispetto di quella sobrietà che conviene alla Liturgia di questi giorni, evitando o rimuovendo ogni abuso contrario.
56. Si invitino i fedeli a trattenersi in chiesa, dopo la Messa nella Cena del Signore, per un congruo spazio di tempo nella notte, per la dovuta adorazione al Santissimo Sacramento solennemente lì custodito in questo giorno. Durante l’adorazione eucaristica protratta può essere letta qualche parte del Vangelo secondo Giovanni (cap 13-17). Dopo la mezzanotte si faccia l’adorazione senza solennità dal momento che ha già avuto inizio il giorno della Passione del Signore.

I contenuti del libro
Il libro si compone di una settantina di pagine, alle quali sono affidate le riflessioni spirituali di don Angelo che illustrano le rappresentazioni sinboliche adornanti i Tabernacoli del Giovedì Santo da lui realizzate con l’ausilio della comunità parrocchiale. Con continuità dal 1997 al 2016, e con puntate riguardanti gli anni ‘80 caratterizzati dall’opera del parroco predecessore (Luigi Pezzullo) e con rievocazioni che riguardano il legame sacerdotale ed eucaristico con i Vescovi di Aversa dagli anni ‘60 ad oggi (Antonio Cece, Giovanni Gazza, Lorenzo Chiarinelli, Mario Milano, Angelo Spinillo).
Le riflessioni spirituali, ricche di spunti etici ed educativi propri, sono anche quasi tutte attualizzate in rapporto agli avvenimenti del tempo, e relazionate con i temi ecclesiali e pastorali proposti dal Magistero dei Pontefici che si sono susseguiti nel periodo considerato (Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco). In questo senso si evidenziano le tematiche trinitarie e mariane annuali preparatorie del Grande Giubileo del 2000 voluto dal Santo Padre Giovanni Paolo II (il 1997 dedicato al Figlio, il 1998 dedicato allo Spirito Santo, il 1999 dedicato al Padre). Si evidenziano le tematiche eucaristiche (Lettera Enciclica Ecclesia de Eucharistia del 2004) continuate con il Magistero di Papa Benedetto XVI (Esortazione Apostolica Sacramentum Caritatis del 2007). Si evidenziono le tematiche della Misericordia e del Perdono proposte dal Magistero di Papa Francesco (Giubileo Straordinario della Misericordia del 2015-2016).
Quasi tutte le riflessioni sono articolate come un dialogo orante che parte dalle considerazioni morali circa la condizione umana e si rivolge al Signore presente nell’Eucaristia per impetrare il suo perdono e la sua grazia.
Il libro si avvale di una presentazione scritta dal Vescovo Mario Milano che ne mette in risalto la funzione di “un prezioso vademecum per incrementare nel cuore dei fedeli la pietà Eucaristica, rievocando nell’arco di quasi un trentennio l’adorazione serale e notturna del Giovedì Santo, la grande giornata dell’istituzione della SS. Eucaristia e del Sacerdozio”.
Le riflessioni di don Angelo sono tutte rifacentisi al Primato dell’Amore di Dio che si esprime nella celebrazione del Giovedì Santo “attraverso il servizio umile della lavanda dei piedi e il comandamento dell’amore vicendevole”; e sono tutte orientate al senso della Preghiera Sacerdotale di Gesù che “affida al Padre i suoi Apostoli e la sua Chiesa”.
Una occasione favorevole per porsi ancora in contemplazione del Mistero e della Grazia della Presenza del Signore nella sua Chiesa.
Il linguaggio di don Angelo è semplice e complesso ad un tempo; sembra esprimersi con una severità antica e con una moderna apertura al dialogo; l’intento rimane quello pastorale educativo della testimonianza sacerdotale e della catechesi efficace. Le sue concettualizzazioni circa il Sacramento dell’Eucaristia, che abbiamo avuto occasione di ascoltare nelle sue catechesi comunitarie, portano il segno del “Sacramento dei vivi” del Catechismo Maggiore di San Pio X (1905) e del “Sacramento dell'Iniziazione Cristiana” del Catechismo della Chiesa Cattolica (1992).

Dal Catechismo Maggiore
543. Questi cinque sacramenti, cioè la Cresima, l'Eucaristia, l'Estrema Unzione, l'Ordine Sacro ed il Matrimonio si chiamano sacramenti dei vivi, perché quelli che li ricevono, devono essere senza peccato mortale, cioè già vivi alla grazia santificante.
546. Il più grande di tutti i sacramenti è quello della Eucaristia, perché contiene non solo la grazia, ma anche Gesù Cristo, autore della grazia e dei sacramenti.
596. L' Eucaristia è un sacramento nel quale per l'ammirabile conversione di tutta la sostanza del pane nel Corpo di Gesù Cristo e di quella del vino nel suo prezioso Sangue, si contiene veramente, realmente e sostanzialmente il Corpo, il Sangue, l'Anima e la Divinità del medesimo Gesù Cristo Signor Nostro sotto le specie del pane e del vino per essere nostro nutrimento spirituale.
818. Gesù Cristo ha istituito l'Ordine Sacerdotale nell'ultima Cena, quando conferì agli Apostoli e ai loro successori la potestà di consacrare la SSma Eucaristia. Il giorno poi della sua resurrezione conferì ai medesimi il potere di rimettere e di ritenere i peccati, costituendoli cosi i primi sacerdoti della nuova legge in tutta la pienezza della loro potestà.
VII, 58. Nel giovedì santo dopo la Messa si spogliano gli altari per rappresentarci Gesù Cristo spogliato delle sue vesti per essere flagellato e affisso alla croce; e per insegnarci che per celebrare degnamente la sua passione dobbiamo spogliarci dell'uomo vecchio, cioè d'ogni affetto mondano.
VII, 61. Nel giovedì santo si devono fare le visite non per curiosità, per abitudine o per divertimento, ma per sincera contrizione dei nostri peccati, che sono la vera cagione della passione e morte del nostro Redentore, e con vero spirito di compassione delle sue pene, meditandone i vari patimenti; per esempio nella prima visita quel che soffri nell'orto; nella seconda, quel che soffrì nel pretorio di Pilato; e così dicasi delle altre.

Dal Catechismo della Chiesa Cattolica
611. L’Eucaristia che egli istituisce in questo momento sarà il «memoriale» del suo sacrificio. Gesù nella sua offerta include gli Apostoli e chiede loro di perpetuarla. Con ciò, Gesù istituisce i suoi Apostoli sacerdoti della Nuova Alleanza: «Per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità» (Gv 17,19).
805. La Chiesa è il corpo di Cristo. Per mezzo dello Spirito e della sua azione nei sacramenti, soprattutto l’Eucaristia, Cristo, morto e risorto, costituisce la comunità dei credenti come suo corpo.
864. «Siccome la fonte e l’origine di tutto l’apostolato della Chiesa è Cristo, mandato dal Padre, è evidente che la fecondità dell’apostolato», sia quello dei ministri ordinati sia quello «dei laici, dipende dalla loro unione vitale con Cristo». Secondo le vocazioni, le esigenze dei tempi, i vari doni dello Spirito Santo, l’apostolato assume le forme più diverse. Ma la carità, attinta soprattutto nell’Eucaristia, rimane sempre «come l’anima di tutto l’apostolato».
1212. Con i sacramenti dell'iniziazione cristiana, il Battesimo, la Confermazione e 'Eucaristia, sono posti i fondamenti di ogni vita cristiana. La partecipazione alla natura divina, che gli uomini ricevono in dono mediante la grazia di Cristo, rivela una certa analogia con l'origine, lo sviluppo e l'accrescimento della vita naturale. Difatti i fedeli, rinati nel santo Battesimo, sono corroborati dal sacramento della Confermazione e, quindi, sono nutriti con il cibo della vita eterna nell'Eucaristia, sicché, per effetto di questi sacramenti dell'iniziazione cristiana, sono in grado di gustare sempre più e sempre meglio i tesori della vita divina e progredire fino al
raggiungimento della perfezione della carità.
1322. La santa Eucaristia completa l'iniziazione cristiana. Coloro che sono stati elevati alla dignità del sacerdozio regale per mezzo del Battesimo e sono stati conformati più profondamente a Cristo mediante la Confermazione, attraverso l'Eucaristia partecipano con tutta la comunità allo stesso sacrificio del Signore.
1324. L'Eucaristia è “fonte e apice di tutta la vita cristiana” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 11]. “Tutti i sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici e le opere di apostolato, sono strettamente uniti alla sacra Eucaristia e ad essa sono ordinati. Infatti, nella Santissima Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua” [Conc. Ecum. Vat. II, Presbyterorum ordinis, 5].


Il libro è stato ufficialmente presentato nella serata del 2 Febbraio 2018, tra le iniziative della Settimana dell'Educazione in onore di San Giovanni Bosco, e può essere semplicemente richiesto in Parrocchia direttamente al disponibilissimo don Angelo.