Gli
intenti del libro
Incontri
d’Amore – Gli appuntamenti del Giovedì Santo, è stato
pubblicato dal Parroco Mons. Angelo Crispino nella seconda edizione
datata al dicembre 2017.
Il
libro è stato scritto per lasciare una “traccia dei tanti e
diversi ‘troni’ che ogni anno erano allestiti, in maniera
figurata e con intenti catechetici, per celebrare la festa
dell’Eucaristia”; grazie all’esortazione dei “molti
pellegrini e visitatori della nostra chiesa parrocchiale nella
ricorrenza del Giovedì Santo”; e per un “dovere di servizio alla
storia e alla chiesa”.
Con
questi intenti Mons. Crispino ha scritto le riflessioni che
accompagnano gli allestimenti dell’Altare della reposizione nei
Giovedì Santi: “un itinerario trentennale di opere realizzate, in
veste sempre nuova e originale e con messaggi catechetico-spirituali
che invitavano a pregare e riflettere i tanti visitatori provenienti
dal territorio e dai paesi viciniori e la lunga e ininterrotta catena
di adoratori di ogni età e particolarmente dei giovani, specie in
orario notturno”.
La
tradizione popolare del Giovedì Santo
Il
grande movimento dei visitatori si lega alla consolidata tradizione
locale che vede le chiese riempirsi la sera del Giovedì Santo, e le
vie della città percorse da un viavai di gente e fedeli che si
recano a visitare i “sepolcri”, ovvero gli ornati e
predisposti Altari ove, dopo la Messa “in Coena Domini”,
vengono riposte le specie eucaristiche consacrate e sono custodite
fino al
pomeriggio del Venerdì Santo, quando vengono distribuite ai fedeli
per la comunione sacramentale dopo la liturgia penitenziale.
La
tradizione locale della visita di un numero dispari di chiese ha
caratterizzazioni proprie, ma in qualche modo esprime anche
riferimenti alla tradizione medievale delle celebrazioni liturgiche
pasquali, legata alla Visita
al Santo Sepolcro
di Gerusalemme e al Pellegrinaggio
alle Sette Chiese
di Roma. In questa tradizione locale, per la rinomanza e la
significatività dei messaggi spirituali affidati agli allestimenti
dell’altare della reposizione, la chiesa dell’Assunta è sempre
inserita nel “numero”
delle
chiese da visitare ed è effettivamente meta costante della visita
orante dei fedeli.
Precisazioni
teologiche e pastorali
Le
precisazioni teologiche riguardano la consacrazione eucaristica con
la quale si riattualizza
il mistero della Passione,
Morte e Resurrezione
di Gesù Cristo, e il termine ‘sepolcro’
riguarda la lettura popolare degli aspetti legati alla sofferenza
umana di Cristo celebrati nel Triduo
Pasquale.
Per una lettura ispirata al Magistero è bene riferire la
formulazione contenuta al n.55 della Lettera
Circolare sulla preparazione delle e celebrazione delle feste
pasquali
pubblicata dalla Congregazione per il Culto Divino in data 16 gennaio
1988:
55.
Il Sacramento venga custodito in un tabernacolo chiuso. Non si può
mai fare l’esposizione con l’ostensorio. Il tabernacolo o
custodia non deve avere la forma di un sepolcro. Si eviti il termine
stesso di «sepolcro»: infatti la cappella della reposizione viene
allestita non per rappresentare «la sepoltura del Signore», ma per
custodire il pane eucaristico per la comunione, che verrà
distribuita il venerdì nella Passione del Signore.
Nella
stessa Lettera si leggono altri punti che riguardano la
dimensione spirituale della celebrazione del Giovedì Santo:
44.
«Con la Messa celebrata nelle ore vespertine del Giovedì santo, la
Chiesa dà inizio al Triduo pasquale ed ha cura di far memoria di
quell’ultima Cena in cui il Signore Gesù, nella notte in cui
veniva tradito, amando sino alla fine i suoi che erano nel mondo,
offrì a Dio Padre il suo Corpo e Sangue sotto le specie del pane e
del vino e li diede agli Apostoli in nutrimento e comandò loro e ai
loro successori nel sacerdozio di farne l’offerta».
45.
Tutta l’attenzione dell’anima deve rivolgersi ai misteri che in
questa Messa soprattutto vengono ricordati: cioè l’istituzione
dell’Eucaristia, l’istituzione dell’Ordine sacerdotale e il
comando del Signore sulla carità fraterna: tutto ciò venga spiegato
nell’omelia.
49.
Si riservi una cappella per la custodia del Santissimo Sacramento e
si orni in modo conveniente, perché possa facilitare l’orazione e
la meditazione si raccomanda il rispetto di quella sobrietà che
conviene alla Liturgia di questi giorni, evitando o rimuovendo ogni
abuso contrario.
56.
Si invitino i fedeli a trattenersi in chiesa, dopo la Messa nella
Cena del Signore, per un congruo spazio di tempo nella notte, per la
dovuta adorazione al Santissimo Sacramento solennemente lì custodito
in questo giorno. Durante l’adorazione eucaristica protratta può
essere letta qualche parte del Vangelo secondo Giovanni (cap 13-17).
Dopo la mezzanotte si faccia l’adorazione senza solennità dal
momento che ha già avuto inizio il giorno della Passione del
Signore.
I
contenuti del libro
Il
libro si compone di una settantina di pagine, alle quali sono
affidate le riflessioni spirituali di don Angelo che illustrano le
rappresentazioni sinboliche adornanti i Tabernacoli del Giovedì
Santo da lui realizzate con l’ausilio della comunità parrocchiale.
Con continuità dal 1997 al 2016, e con puntate riguardanti gli anni
‘80 caratterizzati dall’opera del parroco predecessore (Luigi
Pezzullo) e con rievocazioni che riguardano il legame sacerdotale ed
eucaristico con i Vescovi di Aversa dagli anni ‘60 ad oggi (Antonio
Cece, Giovanni Gazza, Lorenzo Chiarinelli, Mario Milano, Angelo
Spinillo).
Le
riflessioni spirituali, ricche di spunti etici ed educativi propri,
sono anche quasi tutte attualizzate in rapporto agli avvenimenti del
tempo, e relazionate con i temi ecclesiali e pastorali proposti dal
Magistero dei Pontefici che si sono susseguiti nel periodo
considerato (Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco). In
questo senso si evidenziano le tematiche trinitarie e mariane annuali
preparatorie del Grande Giubileo del 2000 voluto dal Santo
Padre Giovanni Paolo II (il 1997 dedicato al Figlio, il 1998
dedicato allo Spirito Santo, il 1999 dedicato al Padre).
Si evidenziano le tematiche eucaristiche (Lettera Enciclica
Ecclesia de Eucharistia del 2004) continuate con il Magistero di
Papa Benedetto XVI (Esortazione Apostolica Sacramentum Caritatis
del 2007). Si evidenziono le tematiche della Misericordia e del
Perdono proposte dal Magistero di Papa Francesco (Giubileo
Straordinario della Misericordia del 2015-2016).
Quasi
tutte le riflessioni sono articolate come un dialogo orante che parte
dalle considerazioni morali circa la condizione umana e si rivolge al
Signore presente nell’Eucaristia per impetrare il suo perdono e la
sua grazia.
Il
libro si avvale di una presentazione scritta dal Vescovo Mario Milano
che ne mette in risalto la funzione di “un prezioso vademecum per
incrementare nel cuore dei fedeli la pietà Eucaristica, rievocando
nell’arco di quasi un trentennio l’adorazione serale e notturna
del Giovedì Santo, la grande giornata dell’istituzione della SS.
Eucaristia e del Sacerdozio”.
Le
riflessioni di don Angelo sono tutte rifacentisi al Primato
dell’Amore di Dio che si esprime nella celebrazione del Giovedì
Santo “attraverso il servizio umile della lavanda dei piedi e il
comandamento dell’amore vicendevole”; e sono tutte orientate al
senso della Preghiera Sacerdotale di Gesù che “affida al
Padre i suoi Apostoli e la sua Chiesa”.
Una
occasione favorevole per porsi ancora in contemplazione del Mistero e
della Grazia della Presenza del Signore nella sua Chiesa.
Il
linguaggio di don Angelo è semplice e complesso ad un tempo; sembra
esprimersi con una severità antica e con una moderna apertura al
dialogo; l’intento rimane quello pastorale educativo della
testimonianza sacerdotale e della catechesi efficace. Le sue
concettualizzazioni circa il Sacramento dell’Eucaristia, che
abbiamo avuto occasione di ascoltare nelle sue catechesi comunitarie,
portano il segno del “Sacramento dei vivi” del Catechismo
Maggiore di San Pio X (1905) e del “Sacramento
dell'Iniziazione Cristiana” del Catechismo della Chiesa
Cattolica (1992).
Dal
Catechismo Maggiore
543.
Questi cinque sacramenti, cioè la Cresima, l'Eucaristia, l'Estrema
Unzione, l'Ordine Sacro ed il Matrimonio si chiamano sacramenti dei
vivi, perché quelli che li ricevono, devono essere senza peccato
mortale, cioè già vivi alla grazia santificante.
546.
Il più grande di tutti i
sacramenti è quello della Eucaristia, perché contiene non solo la
grazia, ma anche Gesù Cristo, autore della grazia e dei
sacramenti.
596.
L' Eucaristia è un
sacramento nel quale per l'ammirabile conversione di tutta la
sostanza del pane nel Corpo di Gesù Cristo e di quella del
vino nel suo prezioso Sangue, si contiene veramente, realmente e
sostanzialmente il Corpo, il Sangue, l'Anima e la Divinità del
medesimo Gesù Cristo Signor Nostro sotto le specie del pane e del
vino per essere nostro nutrimento spirituale.
818.
Gesù Cristo ha istituito
l'Ordine Sacerdotale nell'ultima Cena, quando conferì agli Apostoli
e ai loro successori la potestà di consacrare la SSma
Eucaristia. Il giorno poi della sua resurrezione conferì ai medesimi
il potere di rimettere e di ritenere i peccati, costituendoli cosi i
primi sacerdoti della nuova legge in tutta la pienezza della loro
potestà.
VII,
58. Nel giovedì santo dopo
la Messa si spogliano gli altari per rappresentarci Gesù Cristo
spogliato delle sue vesti per essere flagellato e affisso alla
croce; e per insegnarci che per celebrare degnamente la sua passione
dobbiamo spogliarci dell'uomo vecchio, cioè d'ogni affetto mondano.
VII,
61. Nel giovedì santo si
devono fare le visite non per curiosità, per abitudine o per
divertimento, ma per sincera contrizione dei nostri peccati,
che sono la vera cagione della passione e morte del nostro Redentore,
e con vero spirito di compassione delle sue pene, meditandone i vari
patimenti; per esempio nella prima visita quel che soffri nell'orto;
nella seconda, quel che soffrì nel pretorio di Pilato; e così
dicasi delle altre.
Dal
Catechismo della Chiesa Cattolica
611.
L’Eucaristia che egli istituisce in questo momento sarà il
«memoriale» del suo sacrificio. Gesù nella sua offerta
include gli Apostoli e chiede loro di perpetuarla. Con ciò, Gesù
istituisce i suoi Apostoli sacerdoti della Nuova Alleanza: «Per loro
io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella
verità» (Gv 17,19).
805.
La Chiesa è il corpo di Cristo. Per mezzo dello Spirito e della sua
azione nei sacramenti, soprattutto l’Eucaristia, Cristo, morto e
risorto, costituisce la comunità dei credenti come suo corpo.
864.
«Siccome la fonte e l’origine di tutto l’apostolato della Chiesa
è Cristo, mandato dal Padre, è evidente che la fecondità
dell’apostolato», sia quello dei ministri ordinati sia quello «dei
laici, dipende dalla loro unione vitale con Cristo». Secondo le
vocazioni, le esigenze dei tempi, i vari doni dello Spirito Santo,
l’apostolato assume le forme più diverse. Ma la carità, attinta
soprattutto nell’Eucaristia, rimane sempre «come l’anima di
tutto l’apostolato».
1212.
Con i sacramenti dell'iniziazione cristiana, il Battesimo, la
Confermazione e 'Eucaristia, sono posti i fondamenti di ogni vita
cristiana. La partecipazione alla natura divina, che gli uomini
ricevono in dono mediante la grazia di Cristo, rivela una certa
analogia con l'origine, lo sviluppo e l'accrescimento della vita
naturale. Difatti i fedeli, rinati nel santo Battesimo, sono
corroborati dal sacramento della Confermazione e, quindi, sono
nutriti con il cibo della vita eterna nell'Eucaristia, sicché, per
effetto di questi sacramenti dell'iniziazione cristiana, sono in
grado di gustare sempre più e sempre meglio i tesori della vita
divina e progredire fino al
raggiungimento
della perfezione della carità.
1322.
La santa Eucaristia completa l'iniziazione cristiana. Coloro che sono
stati elevati alla dignità del sacerdozio regale per mezzo del
Battesimo e sono stati conformati più profondamente a Cristo
mediante la Confermazione, attraverso l'Eucaristia partecipano con
tutta la comunità allo stesso sacrificio del Signore.
1324.
L'Eucaristia è “fonte e apice di tutta la vita cristiana” [Conc.
Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 11]. “Tutti i sacramenti, come pure
tutti i ministeri ecclesiastici e le opere di apostolato, sono
strettamente uniti alla sacra Eucaristia e ad essa sono ordinati.
Infatti, nella Santissima Eucaristia è racchiuso tutto il bene
spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua”
[Conc. Ecum. Vat. II, Presbyterorum ordinis, 5].
Il
libro è stato ufficialmente presentato nella serata del 2 Febbraio 2018, tra le iniziative della Settimana dell'Educazione in onore di San Giovanni Bosco, e può essere semplicemente richiesto in Parrocchia direttamente
al disponibilissimo don Angelo.
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