Nel
volto di Maria di Magdala e dell’altra Maria in visita al Sepolcro
si possono ritrovare i “volti di tante madri e nonne, il volto di
bambini e giovani che sopportano il peso e il dolore di tanta
disumana ingiustizia”.
“In
loro vediamo anche i volti di coloro che sperimentano il disprezzo
perché sono immigrati, orfani di patria, di casa, di famiglia; i
volti di coloro il cui sguardo rivela solitudine e abbandono perché
hanno mani troppo rugose. Esse riflettono il volto di donne, di madri
che piangono vedendo che la vita dei loro figli resta sepolta sotto
il peso della corruzione che sottrae diritti e infrange tante
aspirazioni, sotto l’egoismo quotidiano che crocifigge e
seppellisce la speranza di molti, sotto la burocrazia paralizzante e
sterile che non permette che le cose cambino”.
“Il
palpitare del Risorto ci si offre come dono, come regalo, come
orizzonte. Il palpitare del Risorto è ciò che ci è stato donato e
che ci è chiesto di donare a nostra volta come forza trasformatrice,
come fermento di nuova umanità. Con la Risurrezione Cristo non ha
solamente ribaltato la pietra del sepolcro, ma vuole anche far
saltare tutte le barriere che ci chiudono nei nostri sterili
pessimismi, nei nostri calcolati mondi concettuali che ci allontanano
dalla vita, nelle nostre ossessionate ricerche di sicurezza e nelle
smisurate ambizioni capaci di giocare con la dignità altrui”.
“E
se non siamo capaci di lasciare che lo Spirito ci conduca per questa
strada, allora non siamo cristiani”.
Sono
le parole e i concetti espressi da Papa Francesco durante la Veglia
Pasquale celebrata in San Pietro, e con esse si traccia il cammino
spirituale dei credenti nel tempo dopo la Pasqua di quest’anno.
Anche
il nostro Vescovo, in occasione della Celebrazione della Messa
crismale nella Cattedrale di Aversa, ha indicato il
cammino dalla prospettiva diocesana:
La
celebrazione della Pasqua ci chiama a vivere con Gesù un modo nuovo,
ci chiama a credere nell’efficacia dell’insegnamento e dei gesti
che Egli ha compiuto. Gesù ci ha insegnato la via per affrontare in
maniera radicale e definitiva il male che genera forme e modi di
agire che soffocano ogni più vera speranza di vita per l’umanità.
Gesù ci ha testimoniato che ogni forma di egoismo può essere
superata soltanto con una carità capace di aprirsi veramente a
condividere con i fratelli ogni ricchezza di vita e farsi carico di
ogni fatica o sofferenza di altri fratelli. Gesù ci ha testimoniato
che solo la luce che entra dove ci sono tenebre potrà annullare il
buio, e che solo la vita donata potrà superare la morte. Gesù è
venuto a compiere con noi il gesto assolutamente nuovo nella storia
dell’umanità dello spezzare e del condividere con noi il pane
della sua vita.
La Pasqua del Signore, allora, ci chiama ad un agire nuovo, ad un
vivere nuovo, alla possibilità di testimoniare con Gesù che
l’umanità è chiamata alla risurrezione, ad impostare nuovi
rapporti di fraterna accoglienza e di vita nella verità della
condivisione di tutto ciò che è bene. Guardando a Gesù che si
offre per noi, che ci chiama a partecipare con Lui alla libertà
dell’obbedienza di comunione con il Padre, noi potremo fondare
rapporti in cui saremo capaci di abbandonare la via dell’indifferenza
per prendere gli uni i pesi degli altri; di abbandonare la tentazione
dell’invidia e della rivalità per camminare insieme riconoscendo
con gioiosa apertura al dialogo i doni e la bontà di vita di ogni
fratello. Impareremo a vincere la tentazione di nascondere il pane
per saziarci in solitudine, e impareremo a spezzarlo per condividerlo
con fiducia e generosità.
Le
caratteristiche del cammino parrocchiale hanno ricevuto particolari
illustrazioni dalle parole del nostro Parroco che non ha fatto
mancare la sua costante e quotidiana riflessione pastorale. Una
sintesi la possiamo leggere nelle comunicazioni che hanno riguardato
il Triduo Pasquale e la Pasqua di Risurrezione:
Carissimi,
salutiamo con fiducia e speranza questo sabato santo, il terzo giorno
del triduo pasquale,dopo la profonda meditazione degli avvenimenti di
questi giorni tremendi di passione e di dolore che sono stati
liturgicamente ricordati e vissuti misticamente!
Quello
odierno, vigilia di Pasqua è per tutti i cristiani il giorno del
silenzio, un silenzio che diventa meditazione e attesa perché ci
proietta verso l'evento stupendo della Resurrezione di
Cristo!
Abbiamo condiviso intensamente, prima nelle rispettive comunità parrocchiali attraverso i riti del venerdi santo e subito dopo come comunità foraniale frattese, l'itinerario di sofferenza di Cristo con la partecipazione, numericamente significativa, di clero, autorità civili, rappresentanze religiose, pastorali e particolarmente di giovani alla Via Crucis cittadina,uniti in una intensa testimonianza di fede,di solidale umanità ed esemplare condivisione!
Abbiamo condiviso intensamente, prima nelle rispettive comunità parrocchiali attraverso i riti del venerdi santo e subito dopo come comunità foraniale frattese, l'itinerario di sofferenza di Cristo con la partecipazione, numericamente significativa, di clero, autorità civili, rappresentanze religiose, pastorali e particolarmente di giovani alla Via Crucis cittadina,uniti in una intensa testimonianza di fede,di solidale umanità ed esemplare condivisione!
Come
valore aggiunto è stata anche vissuta dalla nostra comunità
dell'Assunta l'esperienza forte della drammatizzazione della "crudel
morte di Cristo" con il pianto della Madonna personalizzato dai
giovani in uno scenario di generale commozione e pianto!
Quanto
sperimentato in queste ultime ore non solo ha toccato emotivamente
tutti noi, clero e popolo di Dio, ma ci ha indotti a riflettere e a
comprendere sempre meglio il vero significato di questo giorno!
Infatti,
la Chiesa oggi sembra assente e muta, è spoglia,è priva di
qualsiasi rito liturgico quasi a condividere con Gesù la sua discesa
nel sepolcro!
Domina,
perciò, una atmosfera di silenzio assoluto che genera una tiepida ma
incoraggiante attesa che sembra diventare man mano con il passare
delle ore una luminosa speranza che si tramuterà in gioia!
È
la gioia della resurrezione e della vittoria di Cristo sulla morte e
sui nemici!
Occorre aspettare la fine della giornata del silenzio per vivere la veglia pasquale che si svolgerà quale segno di collegamento nel passaggio tra il sabato e la domenica!
Occorre aspettare la fine della giornata del silenzio per vivere la veglia pasquale che si svolgerà quale segno di collegamento nel passaggio tra il sabato e la domenica!
Infatti,
nella veglia pasquale della sera la ricchezza di simbolismo prepara e
accompagna tutti i credenti in questa esperienza di passaggio dal
dubbio e dalla incredulità alla certezza,dalla morte alla vita
nuova, dalla sconfitta alla vittoria!
Una
liturgia serale quella del Sabato Santo che presenta il Cristo luce
del mondo attraverso il simbolismo del Fuoco nuovo e della luce!
Il
Cero pasquale dalla cui luce si accendono e attingono splendore tutte
le altre ,è il simbolo di Cristo che risorge glorioso,che non solo
vince e disperde le tenebre del male,dona a tutti gli uomini luce e
grazie!
È
proprio la veglia pasquale che segna per ogni cristiano una vera
rinascita spirituale!
È ancora nella veglia pasquale che la Chiesa invita a passare dall'uomo vecchio all'uomo nuovo,a riprendere coscienza della propria identità cristiana avvenuta con il battesimo,a vivificare gli impegni di fedeltà a Cristo perché la vita cristiana diventi una Pasqua continua che ci consente di risorgere a vita nuova con Cristo.
È ancora nella veglia pasquale che la Chiesa invita a passare dall'uomo vecchio all'uomo nuovo,a riprendere coscienza della propria identità cristiana avvenuta con il battesimo,a vivificare gli impegni di fedeltà a Cristo perché la vita cristiana diventi una Pasqua continua che ci consente di risorgere a vita nuova con Cristo.
Carissimi,
una veglia fantastica e gioiosa, profumata dalle note dell'alleluia
che hanno annunciato il trionfo della vita sulla morte e inneggiato a
Cristo Risorto!
Con
un grato e festoso saluto al nostro Redentore e Salvatore unisco
anche un grido raggiante di esultanza e di felicità con cui rivolgo
a tutti ,indistintamente, è a voi,carissimi, Vescovo, confratelli,
amici virtuali il mio caloroso augurio pasquale e il mio invito a
condividere la gioia con tutti gli uomini di buona volontà gridando:
"ALLELUIA!"
Abbiamo
infatti trascorso una notte di grazia con la veglia che ci ha saziati
con i riti pasquali e con l'annuncio gioioso che Cristo è risorto!
Così
l'angelo, di aspetto folgorante e candido nel vestito come la
neve,conforta le donne trepide e premurose accorse al sepolcro:"Non
abbiate paura! Gesù Crocifisso non è qui! È risorto,come aveva
detto! È risuscitato dai morti e ora vi precede in Galilea!"
Una sorpresa spiazzante è la lieta notizia della Pasqua di Cristo,la comunicazione ufficiale che Gesù è vivo,il sapere che,dopo tutto, il vincitore è lui e la sfida si conclude definitivamente con il trionfo di Cristo e la sua vittoria sulla morte e sui nemici! Ancora, alleluia!
Perciò, gioiamo! Rallegriamoci! Facciamo festa!
Una sorpresa spiazzante è la lieta notizia della Pasqua di Cristo,la comunicazione ufficiale che Gesù è vivo,il sapere che,dopo tutto, il vincitore è lui e la sfida si conclude definitivamente con il trionfo di Cristo e la sua vittoria sulla morte e sui nemici! Ancora, alleluia!
Perciò, gioiamo! Rallegriamoci! Facciamo festa!
Il
cammino pasquale, il pellegrinaggio cioè, verso la piena esperienza
spirituale della Risurrezione e della Pentecoste, si svolge in
parrocchia in concomitanza con le pratiche devote del mese di maggio
dedicato a Maria. Mentre una parte dell’Assemblea è assidua alle
celebrazioni in chiesa, una altra parte della comunità ecclesiale
sperimenta la pratica dei Cenacoli Mariani vissuti “in uscita”
nei vari quartieri della Parrocchia. E ancora si vivono momenti
importanti legati al pellegrinaggio verso mete religiose nazionali.
Tra
i Cenacoli assume un particolare rilievo quello vissuto nella Villa
Cirillo realizzato in memoria di Luisa Manzo Cirillo.
Queste
le parole del Parroco, datate al 19 maggio, nel motivare e descrivere
la pratica del mese mariano.
Carissimi,
il nostro buongiorno in questo mese mariano è sempre accompagnato
dalle note dell'Ave Maria!
Questo
ricordo Mariano nella giornata ci aiuta tanto a viverla in serenità
e lodare il Signore per averci dato Maria come Madre!
Con
gioia stiamo rilevando come la connotazione mariana non si esaurisce
nelle celebrazioni liturgiche in chiesa ma coinvolge la comunità in
uscita sul territorio e nelle periferie esistenziali per portare il
conforto della preghiera e della solidarietà nei cenacoli Mariani
promossi nei luoghi dove ci sono ammalati allettati,disabili,anziani
in difficoltà,problemi familiari!
La performance orante apre non solo le case dei nostri fratelli di fede ma soprattutto il cuore dei" prediletti dal Signore", alla fiducia e alla speranza attraverso la presenza di Maria che invita alla recita del Santo Rosario e a fare quello che il Figlio Gesù ci dice ogni giorno nella liturgia quotidiana!
La performance orante apre non solo le case dei nostri fratelli di fede ma soprattutto il cuore dei" prediletti dal Signore", alla fiducia e alla speranza attraverso la presenza di Maria che invita alla recita del Santo Rosario e a fare quello che il Figlio Gesù ci dice ogni giorno nella liturgia quotidiana!
In
ogni visita la comunità offre a chi è nella sofferenza quello che
ha,donando tanta umanità e recando sollievo e conforto ma riceve
molto di più da questi nostri fratelli con la loro esemplare
testimonianza di fede con cui affrontano le prove della
vita,abbracciano la Croce e sorridono con dignità, con amore e nella
speranza!
Il
Cenacolo di ieri sera nella villa Cirillo ha richiamato e coinvolto
una ampia partecipazione del nostro popolo pellegrino che ha
contemplato Maria,donna di fede e di Amore,nel ricordo della gioiosa
e trainante animazione che svolgeva con noi in questa e in altre
simili
iniziative
a favore di sofferenti e contribuiva a realizzare nel cammino comune
della comunità la indimenticabile sorella Luisa Manzo Cirillo,amica
di tutti,compagna generosa e testimone gioiosa di una spiccata
attenzione ai malati e ai fratelli in stato di precarietà
fisica,sociale e morale!
Insomma,nel solco degli insegnamenti mariani una luminosa presenza nella comunità di Apostola di carità e di comunione!
Insomma,nel solco degli insegnamenti mariani una luminosa presenza nella comunità di Apostola di carità e di comunione!
Alla
scuola di Maria ed edificati dalla testimonianza viva di questa
nostra sorella Luisa che nella comunità ha saputo coniugare fede e
opere, nobiltà e semplicità, umanità e generosità con il collante
della simpatia da entrare nel cuore di tutti, particolarmente dei
bisognosi, la comunità itinerante ha supplicato Maria per ritrovare
rinnovato coraggio e più vivo entusiasmo nell'imparare con le opere
ad amare Dio e il prossimo e nella fede forte a saper sperare per una
testimonianza di più generoso servizio di umanità e carità verso
chi soffre.
Una ricchezza di valori che la comunità si è impegnata a non disperdere!
Una ricchezza di valori che la comunità si è impegnata a non disperdere!
Diventiamo,
perciò seminatori di amore e di comunione! Siano fatti e non
parole!
A tutti un grazie, una benedizione divina con la carezza materna di Maria!
Buon cammino!
A tutti un grazie, una benedizione divina con la carezza materna di Maria!
Buon cammino!
Nessun commento:
Posta un commento