La
Festa
dell’Assunta, che si celebra il 15 Agosto, viene tradizionalmente
traslata alla prima settimana di Ottobre, per consentire la maggiore
partecipazione dei fedeli alle iniziative parrocchiali dopo la pausa
estiva. Con la Festa si da anche solenne inizio in Parrocchia
all’Anno
Pastorale
che si apre a livello diocesano sul tema salmico “Una
generazione narra all’altra” ed
è impostato sulla “rinnovata
attenzione al mondo giovanile”.
Quest’anno
la Festa si svolge dal 30 settembre all’ 8 ottobre ed è incentrata
su una “Settimana
Eucaristico – Mariana”
che coinvolge tutte le realtà ecclesiali e quelle
generazionali
del territorio parrocchiale nella preghiera, nella celebrazione
eucaristica, e in molteplici attività di animazione e di missione
popolare. Insieme
con il Vescovo Angelo
Spinillo,
che amministra il Sacramento della Confermazione a numerosi giovani,
presiedono le varie celebrazioni anche altri 4 Vescovi (Andrea
Mugione,
Gastone
Simoni, Giovanni
Rinaldi
e Mario
Milano)
il Vicario Foraneo don Giovanni Del Prete, il Rettore del Seminario
di Aversa don Stanislao Capone, i Missionari
p. Francesco di Feliciantonio passionista e p. Flavio Mazzata comboniano;
ovviamente presiedono
anche il Parroco don Angelo Crispino e don Luciano Dembele suo
Vicario.
Una
lettura attenta del folto programma della
Festa,
descritto con una brochure di una decina di pagine e con un grande
manifesto divulgati tra i fedeli e nel territorio parrocchiale,
consente di evidenziare i riferimenti pastorali e i valori
catechetici delle
varie iniziative tese a rinnovare la testimonianza, la devozione e la
vita ecclesiale della Comunità dell’Assunta.
Per
una opportuna riflessione di spiritualità mariana ripropongo alla
lettura anche la descrizione storica del dogma dell’Assunzione di
Maria pubblicata sul blog per la festa traslata del 2016.
Il
dogma dell'Assunzione corporea in cielo di Maria fu dichiarato il 1°
Novembre del 1950 con la bolla “Munificentissimus”
di Papa Pio XII. Il dogma si fonda
sulla verità del Vangelo che vede Maria sempre unita all'azione
salvifica di Gesù, e quindi sulla convinzione persistente della
Chiesa che Ella partecipa alla gloria del Cristo Risorto.
Già
in un Sacramentario Pontificio dell'VIII secolo si legge: «Degna
di venerazione è per noi, o Signore, la festività di questo giorno,
in
cui la santa Madre di Dio subì la morte temporale, ma non poté
essere umiliata dai vincoli della morte colei che
generò il tuo Figlio, nostro Signore, incarnato da lei».
La
definizione dogmatica si legge nella “Munificientissimus Deus”:
“Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e
avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio
onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale
benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e
vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua
augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per
l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli
Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere
dogma da Dio rivelato che: l’immacolata Madre di Dio sempre vergine
Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria
celeste in anima e corpo”.
La
Festa
Traslata
dell’Assunta
come
esperienza spirituale della Parrocchia si può dire che è stata
preparata e precorsa da altri momenti forti, liturgici e comunitari;
quale la partecipazione nel giorno di San Gennaro della Comunità
Parrocchiale alla celebrazione nella Basilica Pontificia del
Novenario in
onore
di San Sossio patrono di Frattamaggiore; e quale la celebrazione
sull’atrio della chiesa della Santa Messa in onore di San Pio da
Pietrelcina rivissuta 3 giorni dopo la festività patronale
cittadina.
Per
questi due momenti riporto gli interventi del Parroco Mons. Angelo
pubblicati sulla sua pagina social tra i tanti giornalieri che egli
dedica alla comunicazione spirituale con i suoi numerosi amici e
followers.
19
settembre
Carissimi,
oggi festa grande a Napoli ma anche tutta la Campania e
particolarmente noi frattesi condividiamo la gioia nel venerare il
Vescovo San Gennaro,patrono amatissimo di Napoli a cui è intimamente
legato il nostro protettore San Sossio nel servizio di sacro
ministero, nella eroica fedeltà a Cristo, nel sacrificio della
propria vita con il martirio subito con la comune decapitazione!
Nel solco della tradizione,il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro misto con quello degli altri martiri tra cui San Sossio, anche oggi ricorrenza della decapitazione, è atteso ansiosamente dal popolo fedele e devoto in preghiera,con la presenza del Cardinale metropolita, del clero e delle autorità civili che invocano il rinnovo del "prodigio" della liquefazione quale segno benevolo di quella protezione della città che tutti si aspettano dal santo protettore!
Nel solco della tradizione,il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro misto con quello degli altri martiri tra cui San Sossio, anche oggi ricorrenza della decapitazione, è atteso ansiosamente dal popolo fedele e devoto in preghiera,con la presenza del Cardinale metropolita, del clero e delle autorità civili che invocano il rinnovo del "prodigio" della liquefazione quale segno benevolo di quella protezione della città che tutti si aspettano dal santo protettore!
I
fatti storici documentano ampiamente il fondamento Sacro della
testimonianza, individuale e corale, di San Gennaro e dei compagni
Sossio, Festo, Desiderio, Procolo, Eutiche e Acuzio che non oppongono
resistenza ai carnefici che li decapitavano, pur di non tradire la
propria fede in Dio!
Sono tutti "veri testimoni" di Cristo che ancora oggi continuano a sollecitare noi tutti cristiani, napoletani frattesi, campani, credenti del mondo ad una più coraggiosa testimonianza di fede, capace di saper affrontare e accettare anche il martirio, almeno quello incruento, e se vogliamo essere eroici in senso pieno, disposti perfino ad accogliere quello cruento, pur di non rinnegare la propria appartenenza a Gesù Cristo!
Sono tutti "veri testimoni" di Cristo che ancora oggi continuano a sollecitare noi tutti cristiani, napoletani frattesi, campani, credenti del mondo ad una più coraggiosa testimonianza di fede, capace di saper affrontare e accettare anche il martirio, almeno quello incruento, e se vogliamo essere eroici in senso pieno, disposti perfino ad accogliere quello cruento, pur di non rinnegare la propria appartenenza a Gesù Cristo!
Sono
lieto pertanto stasera di poter onorare San Gennaro anche come
comunità parrocchiale dell'Assunta celebrando l'Eucaristia nella
Basilica di San Sossio per condividere, come persona e nella qualità,
la fede comune dei due santi martiri, di San Gennaro, protettore di
Napoli e San Sossio della nostra città di Frattamaggiore, quale
contributo orante di fraternità sacerdotale e di condiviso
apostolato, per vivificare gli antichi legami di testimonianza
cristiana ereditati dai nostri antenati e, sulle orme di San Gennaro
e di San Sossio, implorare una più coraggiosa adesione a Cristo da
generare una vita cristiana più convinta e coerente, capace di
diventare anche martirio!
Intanto
facciamo gli auguri più calorosi ai GENNARO che sono in festa oggi
per l'onomastico,assicuriamo preghiere e sosteniamo nella
condivisione la loro gioia!
Rallegramenti e tante speranze!
Rallegramenti e tante speranze!
Carissimi,
con il buongiorno mattutino, dopo gli onori tributati al nostro
protettore cittadino, sentiamo anche doveroso condividere con la
chiesa universale gli onori a Padre Pio da Pietralcina, come è nei
desideri del popolo di Dio tanto devoto del Santo Frate!
Abbiamo perciò dedicato questa giornata di preghiera e di riflessione al frate cappuccino che è raffigurato in una posizione originale e significativa all'ingresso della nostra chiesa parrocchiale dove sembra ricordare ai tanti passanti la sua esperienza di sacro ministero svolto nel convento di Santa Maria delle Grazie di San Giovanni Rotondo!
Abbiamo perciò dedicato questa giornata di preghiera e di riflessione al frate cappuccino che è raffigurato in una posizione originale e significativa all'ingresso della nostra chiesa parrocchiale dove sembra ricordare ai tanti passanti la sua esperienza di sacro ministero svolto nel convento di Santa Maria delle Grazie di San Giovanni Rotondo!
Infatti
il popolo di Dio attratto dall'affetto per Padre Pio si è ritrovato
numerosissimo davanti al monumento in suo onore per partecipare con
fede e devozione alla solenne celebrazione che ho presieduto sul
sagrato e per fermarsi a riflettere e meditare i messaggi e gli
insegnamenti che ha sempre dato in vita con la sua testimonianza di
uomo,di sacerdote e di religioso!
Per chi non ha partecipato con la presenza fisica mi corre l'obbligo di richiamare in questo post alcuni tratti della santità di questo caro frate che sono stati evidenziati!
Per chi non ha partecipato con la presenza fisica mi corre l'obbligo di richiamare in questo post alcuni tratti della santità di questo caro frate che sono stati evidenziati!
In
verità, l'identikit della sua spiritualità é così pregnante di
insegnamenti e di grazia da offrirci ampia materia di edificazione e
di formazione!
L'
omelia è stata considerata un mini mosaico della sua spiritualità
perché ha messo in risalto alcuni aspetti che fanno di lui un
gigante della santità e da cui scaturiscono gli insegnamenti utili
per la nostra vita cristiana!
È
stato, infatti, ricordato P. Pio come l'uomo buono, semplice,mite,
umile e che non conosce orgoglio, superbia, vanagloria!
La
preghiera é il suo respiro per cui con il S. Rosario in mano la
coltiva in ogni momento della sua giornata e la raccomanda a quanti
lo incontrano, dialogano con lui o gli si rivolgono nel sacramento
della riconciliazione ricordando che é la chiave che apre il cuore
di Dio!
Il top della sua santità é l'amore di Dio che lo riempie e costituisce il principio ispiratore della sua giornata che generalmente si svolgeva tra Chiesa, sacrestia, convento e particolarmente in Confessionale dove distribuiva consigli e conforto!
Il top della sua santità é l'amore di Dio che lo riempie e costituisce il principio ispiratore della sua giornata che generalmente si svolgeva tra Chiesa, sacrestia, convento e particolarmente in Confessionale dove distribuiva consigli e conforto!
Non
c'è amore senza sacrificio per cui l'amore di P.Pio per Dio e il
prossimo si consolida e si rafforza sopportando i dolori delle sue
piaghe e ancora di più le sofferenze dell'anima!
Infatti le incomprensioni dei superiori, le accuse, le calunnie lo vedono confidare nel giudizio di Dio per cui accetta tutto con profonda umiltà e rassegnazione!
Infatti le incomprensioni dei superiori, le accuse, le calunnie lo vedono confidare nel giudizio di Dio per cui accetta tutto con profonda umiltà e rassegnazione!
La
testimonianza di P.Pio é stata proposta come una efficace terapia
che deve essere copiata nella nostra vita cristiana! L'esigenza di
umane virtù, il bisogno di pregare bene senza stancarsi,l'esercizio
dell'amore di Dio e del prossimo con l'accettazione umile e fiduciosa
di sofferenze fisiche e spirituali ci avvicinano sempre più a Cristo
Crocifisso che è anche per noi motivo di vanto e di gloria!
Al
termine della liturgia l'assemblea coralmente ha ringraziato il
Signore mettendo nelle sue mani le necessità spirituali e temporali
della comunità e si è affidata all' intercessione di San Pio per
essere imitatori della sua santità!
Buona
e serena giornata!
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