venerdì 15 novembre 2019

L’AVVICENDAMENTO DEL PARROCO


PARROCCHIA
La Parrocchia nel nome, di derivazione dal greco paroikìa, evoca il luogo della vicinanza nella comunità e dell’abitare che accoglie l’ospite residente e il pellegrino che passa per il paese. E’ in questo senso un punto di riferimento importante sul cammino esistenziale e sul cammino della fede cristiana, dal momento che essa, come Chiesa locale che vive e annuncia il Vangelo di Gesù Cristo, rappresenta anche un luogo primario dell’esperienza religiosa ed ecclesiale.
Da secoli la parrocchia, nata con lo sviluppo dei centri rurali, è legata ad una parte del territorio della diocesi, espressione della Chiesa particolare guidata dal Vescovo, il quale delega il Parroco a rappresentarlo come Pastore nel luogo ove la parrocchia sorge.
Con questa modalità, di presenza e di testimonianza della fede sul territorio, la parrocchia partecipa alla vita della Chiesa, vivendone nelle assemblee domenicali e quotidiane la Liturgia, la Catechesi, la Preghiera e la Carità, e seguendo gli orientamenti pastorali del Magistero del Santo Padre e dei Vescovo. Lo stile della vita ecclesiale e della sequela pastorale nella parrocchia è così particolarmente legato al ministero e alla persona del Parroco.  

L’ASSUNTA
La Parrocchia dell’Assunta vive oggi con particolare intensità queste dimensioni e queste esperienze ecclesiali, motivate dall’avvicendamento dei Parroci: Don Angelo Crispino, pastore che saluta la comunità parrocchiale guidata per circa un quarantennio, e Don Giosuè Di Virgilio, che il Vescovo ha nominato nuovo parroco.


Un passaggio tra generazioni che spiritualmente avviene nella reciprocità del clima della ‘lieta giovinezza’ sacerdotale, nella riconoscenza e nella speranza comunitaria. Liturgicamente esso avviene lungo il cammino dell’anno che si chiude con la Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re  dell'Universo e dell’anno che si apre con la Prima Domenica di Avvento. Pastoralmente esso avviene proprio quando le ‘linee’ diocesane ed episcopali s’incrociano sulle tematiche che attengono l’annuncio del Vangelo ed il volto missionario della Parrocchia.   

ANNO PASTORALE
Il nuovo anno pastorale in Diocesi si è aperto sul tema: “E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di annunciare che Gesù è il Cristo” (At 5,42). Con grande senso storico-salvifico il Vescovo Angelo Spinillo nella sua lettera al Convegno Pastorale ha voluto far riferimento alla parole pronunciato da Papa Francesco nella esortazione apostolica post sinodale del marzo 2019 (Christus vivit 199):

“Se camminate insieme, giovani e anziani, potremo essere ben radicati nel presente e da questa posizione, frequentare il passato e il futuro: frequentare il passato, per imparare dalla storia e per guarire le ferite che a volte ci condizionano; frequentare il futuro, per alimentare l’entusiasmo, far germogliare i sogni, suscitare profezie, far fiorire le speranze. In questo modo, uniti, potremo imparare gli uni dagli altri, riscaldare i cuori, ispirare le nostre menti con la luce del Vangelo e dare nuova forza alle nostre mani”.


MAGISTERO PONTIFICIO

Benedetto XVI – Omelia 4 marzo 2012Parrocchia S.G.B. De La Salle di Roma:
“Mi rallegro che il senso di appartenenza alla comunità parrocchiale sia venuto sempre più maturando e consolidandosi nel corso degli anni. La fede va vissuta insieme e la parrocchia è un luogo in cui si impara a vivere la propria fede nel «noi» della Chiesa. E desidero incoraggiarvi affinché cresca anche la corresponsabilità pastorale, in una prospettiva di autentica comunione fra tutte le realtà presenti, che sono chiamate a camminare insieme, a vivere la complementarietà nella diversità, a testimoniare il «noi» della Chiesa, della famiglia di Dio”.

Papa Francesco,  Evangelii Gaudium 28:
“La parrocchia non è una struttura caduca; proprio perché ha una grande plasticità, può assumere forme molto diverse che richiedono la docilità e la creatività missionaria del pastore e della comunità. Sebbene certamente non sia l’unica istituzione evangelizzatrice, se è capace di riformarsi e adattarsi costantemente, continuerà ad essere «la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie». Questo suppone che realmente stia in contatto con le famiglie e con la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano a se stessi. La parrocchia è presenza ecclesiale nel territorio, ambito dell’ascolto della Parola, della crescita della vita cristiana, del dialogo, dell’annuncio, della carità generosa, dell’adorazione e della celebrazione. Attraverso tutte le sue attività, la parrocchia incoraggia e forma i suoi membri perché siano agenti dell’evangelizzazione. È comunità di comunità, santuario dove gli assetati vanno a bere per continuare a camminare, e centro di costante invio missionario”.